Stefan Iulian Catoi: l’uomo fermato per l’omicidio di Imen Chatbouri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-12

Un uomo di cittadinanza romena è in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso Imen Chatbouri afferrandola per le caviglie e gettandola giù da Ponte Sisto nella notte tra l’1 e il 2 maggio a Roma. La polizia lo ha trovato in via Anastasio II

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Un uomo di cittadinanza romena è in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso Imen Chatbouri afferrandola per le caviglie e gettandola giù da Ponte Sisto nella notte tra l’1 e il 2 maggio a Roma. Si chiama Stefan Iulian Catoi e ha 26 anni.

Un cittadino rumeno fermato per l’omicidio di Imen Chatbouri

La polizia lo ha trovato mentre beveva una birra in via Anastasio II e lui, riferisce il Messaggero, ha negato tutto. Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, invece, l’uomo, che la Chatbouri aveva incontrato la sera in cui è morta, sarebbe stato respinto dalla donna e per questo si sarebbe voluto vendicare uccidendola. La testimonianza del fidanzato olandese di Misha Love o Mishù sarebbe risultata decisiva per la sua identificazione.

La ragione dell’omicidio è racchiusa in un buco delle indagini di meno di due ore. Tra l’1.30 e l’1.45 della notte tra il primo e il 2 maggio, l’olandese se ne va dal bar Castellino in piazza Venezia e lascia Imen con Stefan. È furioso. Prima, aveva girato per bar dalla zona Battistini fino al Centro insieme con Misciù e Stefan e aveva assistito, via via, a un feeling sempre più sfacciato tra il romeno e la fidanzata.

Nessun bacio, ma lusinghe, ammiccamenti. E allora aveva litigato con Imen e se ne era andato senza chiamarla più. Lei gli aveva detto che quel ragazzo più giovane lo aveva appena conosciuto, ma forse già si frequentavano da tempo, di nascosto. Dopo quasi due ore, alle 3.20. Misciù verrà buttata giù come un fagotto da Ponte Sisto. I minuti cruciali, per la ricostruzione del delitto senza armi e che senza video sarebbe rimasto perfetto, sono gli ultimi dieci. Filmano l’omicidio ed escludono il raptus.

Il video mostra che alle 3,10 Imen cammina lungo il Tevere e una persona la segue, allungando il passo quando lei accelera e appostandosi dietro le macchine per non farsi vedere.

Il video dell’omicidio

Alle 3.20 lei si appoggia sulla balaustra del muraglione del lungotevere, poco distante da Ponte Sisto. Lui le arriva alle spalle e la butta giù afferrandola per le caviglie. Poi scende per assicurarsi che sia morta e portarle via il cellulare. Ieri la polizia è stata a casa di Stefan Iulian Catoi:

Sono stati sequestrati alcuni vestiti, mentre il cellulare del ragazzo sarebbe sparito, così come quello di Imen. Né Stefan lo avrebbe mai più riacceso dopo la notte del delitto. Un indizio importante per gli agenti del commissariato Trevi e della Mobile. Quasi ogni giorno, però, il romeno, faceva la spola con il centro della Capitale dove lavorava saltuariamente in alcuni locali. Quando capitava, rimaneva a dormire da amici. I suoi profili Facebook – ne ha più di uno – sembrano piuttosto dei book fotografici: Stefan, camicia perfettamente stirata, leggermente aperta sul petto, si fa fotografare in alcuni dei posti più belli di Roma.

stefan iulian catoi

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