Come gli Stati Uniti hanno aiutato Kyiv a individuare l’incrociatore russo Moskva

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-06

I dettagli arrivano da molti quotidiani statunitensi. L’intelligence a stelle e strisce avrebbe aiutato gli ucraini anche nell’individuare i 12 generali russi uccisi

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Gli Stati Uniti stanno aiutando attivamente l’Ucraina e il suo esercito a difendersi dall’offensiva russa. Lo hanno fatto inviando moltissimi aiuti militari a Kyiv, ma l’intervento dell’intelligence a stelle e strisce è stato fondamentale anche per individuare quell’incrociatore, il Moskva, affondato alcune settimane fa da due missili Neptune nelle acque del Mar Nero. Dalla Casa Bianca fanno sapere che, però, gli americani non erano a conoscenza dei piani dell’esercito ucraino.

Moskva, l’intelligence USA ha aiutato gli ucraini a individuare la nave russa

A parlare di questa collaborazione tra l’intelligence statunitense e l’Ucraina sono stati moltissimi quotidiani: dal Washington Post al New York Times, fino alla CNN che – citando fonti anonime – ha raccontato cosa sarebbe accaduto all’inizio del mese di aprile, con i contatti tra gli americani e gli ucraini dopo l’avvistamento di una grande imbarcazione, di tipo militare, nella acque del Mar Nero.

Le forze ucraine, dopo aver avvistato la nave da guerra russa nel Mar Nero, hanno chiamato i loro contatti americani per confermare che si trattasse realmente del Moskva, hanno riferito alla CNN fonti a conoscenza degli eventi. Gli Stati Uniti hanno risposto di sì e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Tuttavia, non è chiaro se gli Stati Uniti sapessero che l’ Ucraina si sarebbe mossa per colpire la nave e gli Stati Uniti non erano coinvolti in quella decisione, hanno affermato le fonti.

Un ruolo, dunque, nell’individuazione e nella conferma che quell’imbarcazione fosse realmente il Movska. Il resto è storia: quei due missili Neptune lanciati dall’esercito ucraino hanno colpito l’incrociatore facendolo affondare, con perdite confermate anche dal Cremlino dopo alcuni giorni di smentite.

Informazioni che, dunque, sono arrivate dai principali quotidiani statunitensi. Ma ci sono anche alcune conferme che arrivano dallo staff dalla Casa Bianca, come dal portavoce del Pentagono, John Kirby.

“L’Ucraina combina informazioni forniamo noi e altri con l’intelligence che loro stessi raccolgono e poi prendono le loro decisioni”.

Non una conferma diretta di quel che è accaduto con l’incrociatore russo nel Mar Nero, ma indicazioni sulle dinamiche di collaborazione internazionale che vanno avanti da tempo. Non a caso, infatti, i media americani avevano già parlato di collaborazioni simili in occasione dell’uccisione – da parte dei militari ucraini – di 12 generali dell’esercito russo.

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