Se La Stampa fa pubblicità all'omeopatia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-04-10

Oggi è la giornata internazionale dell’omeopatia e il quotidiano diretto da Maurizio Molinari ha deciso di festeggiarla diluendo qualche spot a favore della pratica e per spiegarci “come funziona”. Dimenticando di ricordare ai lettori che dal punto di vista scientifico non serve a nulla

article-post

La Stampa è uno di quei quotidiani che ha abbracciato con maggiore entusiasmo la lotta alla fake news in nome del fact checking facendo spesso le pulci alle bufale altrui. Un lavoro senza dubbio difficile perché “raccontare la verità” è un’impresa spesso ardua ma che è la ragion d’essere del giornalismo. L’entusiasmo però non basta e ci sono volte in cui però un minimo di onestà intellettuale farebbe miglior servizio ai lettori. È ad esempio il caso dello spottone di Angela Nanni all’Omeopatia in occasione della Giornata Mondiale dell’Omeopatia.
la stampa omeopatia - 1

Lo spot della Stampa a favore dell’omeopatia

Per celebrarla al meglio la Stampa ha pensato bene di propinare ai suoi lettori un articolo che sembra scritto dall’ufficio stampa di qualche associazione di omeopati desiderosi di farsi un po’ di sana pubblicità. Impariamo così ad esempio che da duecento anni gli omeopati credono che la puntura di un’ape si possa guarire tramite il corrispondente rimedio omeopatico: l’apis «ottenuto per triturazione, progressiva diluizione e dinamizzazione dell’ape intera, ovvero dell’agente in grado di provocare il disturbo». Certo, in Italia così come in altre parti del mondo l’omeopatia è perfettamente legale; La Stampa lo ricorda ma curiosamente omette di dire che i cosiddetti “medicinali omeopatici” per legge (DLGS 219/2006) devono riportare in etichetta la dicitura «senza indicazioni terapeutiche approvate». Inoltre il DLGS 274/2007 precisa che:

Per i medicinali omeopatici o antroposofici senza indicazioni terapeutiche, al medico può essere consegnata la documentazione utile a ricordare posologia e campi di applicazione mediante pubblicazioni tratte da una delle farmacopee europee o dalla letteratura omeopatica o antroposofica. In quest’ultimo caso, deve essere stampigliato in modo visibile che trattasi di indicazioni per cui non vi è, allo stato, evidenza scientificamente provata della efficacia del medicinale omeopatico o antroposofico

Il che significa semplicemente che per il Ministero della Salute i prodotto omeopatici non hanno alcun effetto. In pratica, come già ebbe a dire il farmacologo Silvio Garattini, l’omeopatia è acqua fresca (o semplice zucchero), solo che si tratta di prodotti molto costosi rispetto a quello che contengono realmente (ovvero nulla) e rispetto a quello che promettono di curare (cioè niente). Anche se ci sono omeopati che spiegano che l’omeopatia può curare il cancro, l’autismo e che ci sono anche “vaccini omeopatici” la maggior parte di loro dice che l’omeopatia è in grado di curare i mali di stagione, ovvero quelle malattie che nelle persone sane generalmente guariscono da sole grazie all’intervento del nostro sistema immunitario.

la stampa omeopatia - 2
La Stampa ha cambiato il titolo per farci capire meglio da che parte sta

Ecco come non funziona l’omeopatia

Ma qual è il livello di scientificità delle teorie pseudoscientifiche che sostengono che “il simile si cura con il simile” e che le diluire miliardi di volte una molecola ne aumenti esponenzialmente l’efficacia? Secondo quanto il lettore ansioso di avere qualche notizia fresca può leggere su La Stampa esiste un buon numero di articoli che dimostrano l’efficacia delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali:

È da sottolineare come anche su PubMed (la banca dati biomedica accessibile online, all’interno della quale le riviste indicizzate rappresentano circa 16 dell’intera produzione di articoli in ambito biomedico) sono reperibili in buon numero, articoli che dimostrano l’efficacia delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali e anche la Cochrane collaboration, un’organizzazione Internazionale No-profit che si pone come obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per una corretta informazione in ambito salute e accesso alle nuove possibilità di cura, dedica un sito specifico a queste discipline.

Il trucco qui è accomunare la fitoterapia (che funziona, dal momento che i rimedi fitoterapici contengono principi attivi) all’omeopatia (che in virtù delle diluizioni non ne contengono alcuno) e non dire al lettore che intanto bisognerebbe vedere su quali riviste (e con quale impact factor) sono stati pubblicati gli studi. In secondo luogo La Stampa non dà conto del fatto che il  National Health and Medical Research Council, l’ente governativo australiano che è sostanzialmente il corrispettivo del nostro Istituto Superiore di Sanità, ovvero il principale organismo per quanto riguarda la salute pubblica ha di recente pubblicato una ricerca svolta su questi studi scientifici e dimostrato che quegli studi non dimostrano l’efficacia dell’omeopatia e che in base alle evidenze presentate (e spesso falsificate) l’omeopatia non cura nulla. I risultati sono stati validati da enti di ricerca indipendenti e il NHMRC dopo aver scoperto che i rimedi omeopatici non servono per il trattamento di alcuna malattia ha consigliato ai malati di evitare di ricorrere alle “cure” degli omeopati. Lo studio segue una ricerca simile già svolta nel 2010 su commissione della House of Commons inglese. E non è un caso che il sistema sanitario inglese dica chiaramente che “non esiste alcuna evidenza scientifica che l’omeopatia funzioni”. Di queste informazioni, che sarebbero utili per consentire al lettore di informarsi sull’omeopatia non c’è traccia. Ci sono invece numerosi rimandi ad associazioni di medici che praticano l’omeopatia e pareri di medici omeopati (“oste com’è il vino?”). Chissà che ne pensa la garante del lettore della Stampa Anna Masera.
la stampa omeopatia - 3
Gli adepti della medicina omeopatica si lamentano spesso dello strapotere delle lobby farmaceutiche e accusano Big Pharma di ogni sorta di complotto ai danni dei malati ma evidentemente anche loro sono in grado di ottenere un po’ di buona stampa. Buona per loro e per i loro affari, meno per i malati che spenderanno inutilmente i loro soldi in rimedi che sono al 100% fatti di zucchero (ma almeno non contiene olio di palma!1).
omeopatia la stampa - 7
EDIT: Risulta che al momento (9:30 del 11/04/2017) La Stampa – dopo aver cambiato nuovamente il titolo del pezzo in “Gli omeopati promuovono la loro giornata mondiale” – abbia rimosso l’articolo sull’omeopatia.
omeopatia la stampa - 6
Ieri pomeriggio la garante dei lettori Anna Masera aveva annunciato che l’articolo era stato corretto definendo l’omeopatia “una pseudo-medicina efficace per forza di suggestione”.

Potrebbe interessarti anche