La Giunta Raggi pensa di bloccare l’iter dello Stadio della Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-23

Il Messaggero: pronti al ritiro in autotutela della delibera. Ma sarebbe un danno gravissimo per la città

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La Giunta Raggi potrebbe agire in autotutela per bloccare l’iter amministrativo dello Stadio della Roma a Tor di Valle in quello che costituirebbe un suicidio politico per una città che così rinuncerebbe a miliardi di investimento e aprirebbe il campo a cause di risarcimento nei confronti del Comune. A scriverlo è oggi il Messaggero,

Agire in “autotutela”, bloccando l’iter amministrativo dello stadio di Tor di Valle, sottolineando possibili passaggi illegittimi o viziati. La strada è tortuosa e, politicamente, difficile da percorrere. Ma da due giorni a questa parte consiglieri e dirigenti capitolini stanno cercando il modo per allontanare il rischio di dover pagare penali milionarie in caso di abbandono del progetto, dopo le ultime inchieste giudiziarie.

Virginia Raggi ne ha parlato anche nel vertice di ieri, in Campidoglio, con gli undici presidenti di Municipio targati M5S. «È chiaro che qualsiasi passo indietro comporta delle conseguenze», osserva Pietro Calabrese, consigliere comunale pentastellato, in pole position per diventare nuovo presidente della commissione Mobilità dopo che sarà formalizzato il passaggio di Enrico Stefàno alla presidenza dell’aula Giulio Cesare. E le penali, appunto, sono una di queste.

La scelta andrebbe incontro alle stesse conseguenze annunciate da Virginia Raggi sul blog di Grillo due anni fa, quando la sindaca alla Giunta Raggi spiegò che con i proponenti si doveva trovare un accordo per evitare cause milionarie.

Il ritiro in autotutela della delibera che riconosceva il pubblico interesse del progetto sarebbe l’unico espediente per tentare di mettere il Campidoglio al riparo da risarcimenti. Ma per fare questo bisognerebbe accompagnare il provvedimento con motivazioni a prova di ricorso. E anche fare presto: i tempi per una procedura del genere sono molto stretti e, comunque, non potrebbero andare oltre l’approvazione, da parte del consiglio comunale, del verbale conclusivo della conferenza dei servizi, propedeutica alla variante urbanistica.

Leggi anche: Come il M5S sta andando a sbattere sullo Stadio della Roma

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