Sputtanare le mogli? Libero lo fa meglio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-08-21

Davide Giacalone su Libero di oggi scrive un articolo per difendere la moglie di Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. L’obiettivo è un articolo del Corriere della Sera di ieri in cui si parlava della scoperta di due amanti (i quali hanno ammesso il rapporto) con Marita Comi, che non è accusata né …

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Davide Giacalone su Libero di oggi scrive un articolo per difendere la moglie di Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. L’obiettivo è un articolo del Corriere della Sera di ieri in cui si parlava della scoperta di due amanti (i quali hanno ammesso il rapporto) con Marita Comi, che non è accusata né di omicidio né di favoreggiamento. Giacalone dice che i due amanti presunti non dimostrano proprio nulla ai fini dell’indagine, e quindi la liaison (ammesso che sia vera) avrebbe dovuto restare privata.
marita comi massimo bossetti
Ok. Ma sentite, per descrivere la moglie e la madre di Bossetti che tipo di linguaggio usa Libero:

Giriamo la frittata. Metti che sei una madre inseminata in trasferta, puoi ben tacerlo ai pargoli, ma non è un buon motivo per difenderne l’innocenza innanzi a un delitto abominevole.Metti chesei una moglie multiuso,puoi ben tacerlo al marito,ma non è un buon motivo per difenderne l’innocenza.Anzi, è un buon modo per liberarsene.

Per chi non l’avesse capito, l’«inseminata in trasferta» sarebbe la madre di Bossetti, mentre la «multiuso» (cioè a disposizione di tanti uomini, come se l’essere a disposizione del solo marito non configurasse lo stesso la tesi secondo cui la donna è un oggetto di proprietà dell’uomo) sarebbe la Comi. Ora, scusate: proprio perché l’accusato è Massimo e Marita e la madre non sono accusate di nulla, vi pare normale chiamarle così?

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