L’attacco di Soros a Salvini «a busta paga di Putin»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-03

Al festival dell’Economia di Trento il miliardario e filantropo a testa bassa contro la Lega. È “una forte minaccia e sono davvero preoccupato, c’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin”

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Dopo la lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera, George Soros al Festival dell’Economia di Trento ha attaccato frontalmente la Lega e Salvini: “C’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin. Non so se Putin effettivamente finanzia il suo partito, questa è una questione che l’opinione pubblica italiana ha il diritto di approfondire, l’opinione pubblica italiana ha diritto di sapere se Salvini è a busta paga di Putin”.

L’attacco di Soros a Salvini «a busta paga di Putin»

La frase su Salvini a busta paga di Putin è stata pronunciata in risposta a a chi dal pubblico chiedeva se fosse preoccupato dell’influenza della Russia sul nuovo governo italiano. Soros si è anche detto “molto preoccupato” della vicinanza del nuovo governo alla Russia, ricordando che “questo è un aspetto su cui si trova d’accordo il nuovo governo, hanno detto che sono a favore della cancellazione delle sanzioni contro la Russia”. Putin “cerca di dominare l’Europa, non vuole distruggerla ma sfruttarla perché ha la capacità produttiva, mentre l’economia russa sotto Putin può solo sfruttare le materie prime e le persone”. È “una forte minaccia e sono davvero preoccupato, c’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin”.

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Soros ha detto la sua anche su Trump: “Credo che il presidente Trump sia una minaccia per il mondo compresa l’America e non capisce gli elementi base dell’economia. La deregulation bancaria è solo uno degli aspetti negativi della sua politica”. Questo perché “dare uno stimolo fiscale negli Usa in un periodo di quasi piena occupazione apre al rischio di fattore negativi per l’economia”.

L’attacco a Trump

Il fatto che Trump “si sia liberato di tutti i consulenti che avrebbero potuto impedirgli di fare errori in economia è molto pericoloso per il mondo e l’Europa sarà la vittima maggiore”. Per questo Soros si augura che “duri poco e che già con le elezioni di mid term possa essere messo in difficoltà”. Quanto alla politica estera, “mettendo in discussione gli accordi con l’Iran, il maggior successo estero della politica di Obama “Trump “mette in crisi l’alleanza atlantica. Ma l’Europa senza gli Usa non ce la può fare”. In più “ha cercato di danneggiare anche la Cina, ma la Cina è l’unica potenza che può resistere agli Stati Uniti. Trump l’ha capito e ora sta cercando di fare accordi con Pechino”.

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Il primo dalla Lega a rispondere a Soros è il deputato Claudio Borghi:  “Soros preoccupato dal governo italiano? Allora significa che stiamo andando nella giusta direzione. Noi eravamo preoccupati quando in gran segreto incontrava Gentiloni. Capiamo che chi ha speculato per anni sulla pelle degli immigrati, finanziando Ong e scafisti per far invadere l’Italia, ora sia consapevole che la pacchia è finita e qualsiasi pretesto è buono per attaccare. Se ne faccia una ragione. Il vento è cambiato per lui e per tutti quelli che hanno guadagnato sulla morte di centinaia di persone”. A stretto giro di posta arriva anche il M5S Nicola Morra, che ricorda un classico: l’attacco alla lira del 1992.

EDIT: Arriva anche la replica di Salvini:  “Non abbiamo mai ricevuto una lira, un euro o un rublo dalla Russia. Ritengo Putin uno degli uomini di stato migliori e mi vergogno del fatto che in Italia venga invitato a parlare uno speculatore senza scrupoli come il signor Soros”.

Foto copertina di TG Rai Trentino

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