“Viaggiavo con una sorta di luce”, le parole di Sofia Goggia dopo la sua impresa olimpica | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-15

La sciatrice bergamasca ha vinto l’argento nella discesa libera di Pechino 2022, 23 giorni dopo quell’infortunio che aveva messo a rischio la sua presenza ai Giochi invernali

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C’era un vecchio claim di un’azienda che produce abbigliamento sportivo: “Impossible is nothing”. Quel motto ha accompagnato la vita e le competizioni di moltissimi personaggi che hanno fatto la storia di tantissime discipline e riassume al meglio l’impresa di cui si è resa protagonista a Pechino la nostra Sofia Goggia. Ventitré giorni dopo l’infortunio rimediato nel Super G di Coppa del Mondo a Cortina, con la distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento già e una piccola frattura al perone, ha vinto l’argento alle olimpiadi invernali in corso in Cina.

Sofia Goggia, le parole dopo l’impresa olimpica di Pechino

Una medaglia d’argento non casuale, figlia di un lavoro continuo e di una determinazione che incarna in pieno lo spirito olimpico. Perché in tanti si sarebbero arresti di fronte all’ennesimo infortunio, ma Sofia Goggia ha lottato per essere a Pechino e quel secondo posto – dietro alla campionessa del Mondo in carica di discesa libera, la svizzera Corinne Sutter – vale oro. Anzi, più di un oro.

“Ho dato tutto quello che potevo. Sono stata davvero felice della mia sciata. Sentivo che la velocità c’era nella parte alta perché saltavo molto ovunque. Mi dispiace per l’ultima parte, sentivo che forse in alcune parti della pista avevo un po’ di vento contro, ma è qualcosa che non puoi controllare. Alla fine sono felice del mio risultato, perché essere qui alle Olimpiadi dopo il mio incidente a Cortina non era affatto garantito. È comunque una medaglia. È ancora una grande medaglia. È una medaglia incredibile per la condizione degli ultimi 20 giorni. Mi sono sempre detta che se fossi riuscita a superare la prova che mi è stata data dopo Cortina, questa caduta, probabilmente la gara di discesa sarebbe stata la parte più facile per me. Ho trovato una forza incredibile dentro di me, e viaggiavo con una sorta di luce. Sono contenta di aver dato tutto per essere qui oggi, sono contenta e grata di aver potuto ottenere un’altra medaglia, e sono contenta di me stessa”.

Perché quei piedi che ora sono saliti sul secondo gradino del podio olimpico hanno rischiato di non salire neanche a bordo dell’aereo in direzione Pechino. Ventitré giorni fa quella caduta rovinosa a Cortina e quell’infortunio che è andato a toccare quel ginocchio già operato nel 2013. Ma adesso Sofia Goggia è lì, medaglia d’argento davanti alla superba Nadia Delago che ha conquistato il bronzo nella sua prima partecipazione olimpica (da sottolineare anche l’ottimo quinto posto di Elena Curtoni). Un podio da storia (il primo con due italiane nella discesa libera, il secondo dopo l’oro e il bronzo di Nadia Ceccarelli e Karen Putzer nel Super G di Salt Lake City nel 2002). Venti anni dopo, anche senza il metallo più prezioso, è ancora storia.

(foto e video: da Eurosport)

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