Sono dieci le Regioni ad “alto rischio” secondo l’ultimo monitoraggio dell’ISS

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-03-19

Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sull’evoluzione della pandemia nell’ultima settimana

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Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità mostra, anche oggi, una situazione epidemiologica molto grave in tutto il Paese. In attesa di conoscere i dati sul famoso RT e le decisioni – con tanto di ordinanza – del Ministro della Salute Roberto Speranza sulle zone rosse, arancioni e gialle (ma anche la conferma della Sardegna come unica zona bianca d’Italia), la situazione terapie intensive in Italia rappresenta – purtroppo – al meglio la gravità del momento. Dieci Regioni sono indicate ad alto rischio: si tratta di Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria. Mentre ben 16 hanno un RT superiore a 1

Situazione terapie intensive in Italia: oltre la soglia in 13 Regioni

Sono 13 le Regioni (e Provincie Autonome) con un tasso di occupazione in terapia intensiva o aree mediche sopra la soglia critica. La scorsa settimana erano 11. Come riporta AdnKronos, il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva, a livello nazionale, risulta essere – anche questa settimana – in forte aumento e superiore alla soglia critica del 30%: il monitoraggio di sette giorni indicava un’occupazione del 31%, oggi siamo saliti al 36%. In numeri freddi: il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è passato da 2.756 (rilevato il 9 marzo) a 3.256 (rilevato il 16 marzo).

Oltre alla situazione terapie intensive, si osserva anche una crescita nell’incidenza contagi nel nostro Paese: l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità segnala una media di264 casi settimanali per 100mila. Questo significa che la situazione è grave in tutto il Paese, ma con ovvie differenziazioni in base alla zone (come poi sarà evidenziato dalle diverse colorazioni decise dal Ministero della Salute.

L’attesa per il vaccino

L’Aifa ha da poco emanato il suo via libera per la ripresa della vaccinazione con Astrazeneca e la campagna vaccinale – dopo l’ok dell’Ema arrivato giovedì pomeriggio – dovrà avere un nuovo impulso dopo i tentennamenti di questa settimana. “Ora possiamo ripartire con la campagna di vaccinazione – ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, in conferenza stampa al ministero della Salute – traendo beneficio anche dal contributo del vaccino AstraZeneca con l’obiettivo di coprire il più velocemente possibile le persone che vivono in questo Paese”.

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