Sirio, il bambino disabile rimasto senza sonde per l’attacco alla Regione Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-03

Che tipo di disagi ha provocato l’attacco informatico alla Regione Lazio? Rallentamenti nelle prenotazioni dei vaccini certo, ma anche problemi importanti per le persone più fragili. Cosa è successo a Sirio

article-post

Che tipo di disagi ha provocato l’attacco informatico alla Regione Lazio? Rallentamenti nelle prenotazioni dei vaccini certo, ma anche problemi importanti per le persone più fragili. Cosa è successo a Sirio, un bambino disabile che si nutre solo con una sonda.

Sirio, il bambino tetraplegico rimasto senza sonde per l’attacco alla Regione Lazio

Il piccolo Sirio Persichetti è una star dei social: grazie alla sua mamma Valentina Perniciaro abbiamo la possibilità di assistere alla sua quotidianità che è fatta di tanti ostacoli ma anche di tanti successi. La sua vita è iniziata con una sentenza terribile, “stato vegetativo”, che lui ha smentito riconquistando ogni giorno un centimetro di libertà. La sua mamma racconta sul blog Tetrabondi, come la fondazione no profit che aiuta i bambini come lui, cosa gli è successo quando aveva solo pochi giorni:

Troppo sano (che beffa eh!) così che fui dimesso un mese prima della data che sempre ci era stata detta e che ormai sapevo a memoria. Che gioia che fu. Otto giorni di gioia, che si arrestarono col mio cuore, il 4 ottobre 2013, mio 50esimo giorno di vita: “morte in culla” arrivò come parola.
E poi “rianimazione”, “coma”, “stato vegetativo”: parole enormi per un bambino piccolissimo. Parole che poi hanno preceduto “tracheostomia”, “disfagia”, “tetraparesi”, “paralisi cerebrale”.
Mamma mia quante parole assurde, ma come farò?

Sirio, come recita la presentazione sul blog, è “un bambino con delle gravissime disabilità, che però ha voglia di divertirsi ed essere felice”. Può mangiare solo grazie ad una sonda. E l’attacco alla Regione Lazio gli ha causato un serio problema:

Mamma Valentina ha raccontato più nel dettaglio quanto successo, come spiega il Corriere: “Ieri mio marito Paolo è andato alla Asl per prendere le forniture per Sirio, che si alimenta solo con una sonda — racconta — ha aspettato inutilmente, come tutti gli altri. I terminali erano bloccati per l’attacco, non ci hanno consegnato nulla. Mio marito dovrà tornare». Quante sono le persone fragili che come Sirio sono state messe in seria difficoltà dall’attacco?

Regione Lazio: cosa si sa dell’attacco

Mentre ieri il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha parlato di un attacco criminale o di stampo terroristico, il punto da cui è partito l’attacco, nelle scorse ore si era ipotizzato provenisse dalla Germania, non è ancora chiaro. Al momento non ci sono evidenze per poter circoscrivere il luogo di provenienza dell’attacco hacker al Ced della Regione Lazio. Secondo quanto apprende l’Adnkronos dagli investigatori della Polizia Postale le ”tracce” che portano in un paese piuttosto che in un altro ”non significano nulla” perché le vpn ad esempio possono essere acquistate in un luogo e usate ovunque. Al momento, inoltre, non è emerso nessun elemento in relazione al furto dei dati sanitari. Infine l’attacco sarebbe opera di cyber criminali dotati di alto skill tecnico.

Potrebbe interessarti anche