A Singapore i no vax che si ammalano di Covid dovranno pagarsi da soli le spese mediche

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-11-09

Il governo dell’isola asiatica di Singapore ha stabilito che chi non si è ancora vaccinato per scelta non potrà fare affidamento sulle strutture pubbliche in caso abbia necessità di ricovero dopo aver contratto il Covid

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Il governo di Singapore ha portato a un nuovo livello la lotta ai no vax. Scavalcando perfino la decisione dell’Austria, che ha disposto un “lockdown” selettivo soltanto per i non vaccinati, sull’isola asiatica dall’8 dicembre chi per scelta non si è ancora immunizzato dovrà pagarsi da solo le cure in caso si ammali di Covid. Ad annunciarlo è stato il ministro della Sanità Ong Ye Kung, che ha parlato della necessità di dare un “segnale importante” a questa fetta di popolazione.

Le autorità della città-Stato hanno specificato che si faranno carico delle spese mediche per le persone non idonee alla vaccinazione, come i minori di 12 anni o quelli con problemi di salute incompatibili con l’inoculazione riconosciuti dal Ministero della Salute. A chi ha ricevuto soltanto una dose invece non verranno addebitate le spese per il Covid-19 fino al 31 dicembre, in modo da consentire il completamento del ciclo vaccinale. I non vaccinati potranno comunque ricorrere alle strutture pubbliche in caso abbiano altri problemi di salute non relativi al virus.

La situazione Covid a Singapore: contagi e vaccinati

Singapore ha uno dei tassi di vaccinazione più alti al mondo: dei suoi 5,5 milioni di abitanti, l’85% ha ricevuto entrambe le dosi. Grazie a misure molto rigide è riuscita a contenere il virus, ma ora sta affrontando una delle peggiori ondate dall’inizio della pandemia, con circa 2.000-3.000 nuovi casi al giorno per via della variante Delta. “Le persone non vaccinate rappresentano una maggioranza sostanziale di coloro che necessitano di cure intensive – ha affermato lunedì il ministro della Sanità in una nota – e contribuiscono in modo sproporzionato alla pressione sulle nostre infrastrutture sanitarie”. Dei 280 posti letto nelle terapie intensive attrezzate per le persone positive, attualmente 134 sono occupati, in gran parte, da persone non vaccinate.

Il governo attualmente paga le spese mediche complete per il Covid-19 di tutti i singaporiani, residenti permanenti e titolari di pass a lungo termine, ad eccezione di coloro che sono risultati positivi subito dopo il ritorno da un viaggio all’estero. Il picco di nuove infezioni dopo l’allentamento di alcune restrizioni ha spinto l’isola a prendere provvedimenti per incentivare la vaccinazione di massa e a rimandare ulteriormente le ulteriori riaperture previste alla fine del mese scorso.

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