Da lunedì prossimo l’Austria manda in “lockdown” i non vaccinati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-06

Da lunedì 8 novembre in Austria chi non è immunizzato o guarito dal Covid negli ultimi sei mesi non potrà più accedere in tutti quei luoghi dove prima bastava anche un tampone negativo, come hotel, ristoranti ed eventi sportivi

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Da lunedì prossimo, se sei in Austria e non ti sei ancora vaccinato, la tua vita cambierà radicalmente. Il governo di Vienna ha infatti deciso che dall’8 novembre chi non è immunizzato o guarito dal Covid negli ultimi sei mesi (la cosiddetta “regola 2G”) sarà in “lockdown” e non potrà più accedere in tutti quei luoghi dove prima bastava anche un tampone negativo (“regola 3G”): ristoranti, hotel, attività sportive (compresi gli impianti di risalita), saloni da parrucchiere, eventi culturali (teatri, cinema, concerti) e sportivi con più di 25 partecipanti e attività di svago, oltre a ospedali e luoghi di cura.

Da lunedì in “lockdown” i non vaccinati

Sarà possibile mostrare il solo test negativo sui luoghi di lavoro. La decisione del governo federale è arrivata al termine di un vertice con le amministrazioni dei Länder e prevede un periodo di transizione di quattro settimane, durante il quale basterà la prima dose abbinata a un tampone molecolare. Inoltre, arriva una stretta sui dispositivi di protezione: in tutti gli esercizi commerciali, i musei e le biblioteche diventerà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, non basterà dunque munirsi di chirurgica.

La situazione Covid in Austria

Il forte aumento di contagi nel Paese, che venerdì ha toccato il picco di 9.388 nuovi positivi (nel novembre dello scorso anno il massimo furono 9.586) ha messo spalle al muro il Cancelliere federale, il conservatore Alexander Schallenber. Al momento la situazione negli ospedali vede 356 letti occupati nelle terapie intensive e 1.381 nei reparti ordinari. L’incidenza è tra le più alte d’Europa, con 407 casi ogni centomila abitanti, e anche la campagna vaccinale procede a rilento, visto che solo il 63,1% ha completato il ciclo. Nella nuova mappa dell’Europa diffusa dall’Ecdc (l’Agenzia europea per le malattie infettive), l’Austria è indicata con il colore rosso scuro, insieme a Irlanda, Belgio, molte regioni olandesi, i Paesi baltici e quelli centro-orientali come Romania e Bulgaria.

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