Simone Caminada: l’assistente di Vattimo accusato di violenza sessuale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-13

La procura di Torino indaga sulla denuncia di una donna che accusa Simone Caminada, assistente 36enne del filosofo Gianni Vattimo, di averla violentata nella sua abitazione

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La procura di Torino indaga sulla denuncia di una donna che accusa Simone Caminada, assistente 36enne del filosofo Gianni Vattimo, di averla violentata nella sua abitazione. La querela depositata nei giorni scorsi dal legale della ragazza, Deborah Avate Zaro, si riferisce alla serata dello scorso 30 agosto.

Simone Caminada: l’assistente di Vattimo accusato di violenza sessuale

Lo stupro sarebbe avvenuto dopo essere stata con l’uomo a bere alcuni drink in locali della movida torinese. “Mi sembra una cosa abbastanza stravagante – dice il filosofo Vattimo interpellato dal Corriere della Sera – Simone non è tanto eterosessuale…”. “Non so cosa pensare, ma ho il sospetto che sia una storia montata”, aggiunge in un’altra intervista pubblicata sulle pagine locali del quotidiano la Repubblica. Anche l’uomo, blogger di origini brasiliane assistito dagli avvocati Manuel e Wilmer Perga, si difende: “Non sono uno stupratore – dice – questa storia è una bufala”. Non ha dubbi la ragazza: “Mi ha invitato a casa dopo un giro tra i locali. Avevo bevuto e, una volta in camera, mi ha violentata”. Ad accertare la verità sarà l’indagine affidata al pm Giulia Rizzo.

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Secondo l’accusa Caminada avrebbe «abusato delle condizioni di inferiorità» della ragazza «al momento del fatto», come da secondo comma dell’articolo 609 bis del codice penale. Agli atti della Procura di Torino, c’era già una segnalazione dai primi di settembre, arrivata dall’ospedale Molinette, dove la vittima si era fatta visitare: era partita un’indagine contro ignoti, poi è uscito il nome dell’assistente di Vattimo, indicato nella querela depositata qualche giorno fa dal legale che tutela la ragazza, l’avvocato Deborah Abate Zaro. Così come ci sono le parole quasi urlate al fidanzato, che era accorso sotto l’abitazione, dopo essere stato chiamato, con una telefonata: «Simone mi ha violentata».

Simone Caminada e Gianni Vattimo

La ragazza dice di averlo conosciuto come figlio adottivo del filosofo, tanto da averlo addirittura denunciato come “Simone Vattimo”: così lui, a lei, si sarebbe presentato. La giovane dice di averlo seguito a casa, ammette di ricordare poco, ma spiega anche di aver sentito altre voci, tra cui quella di una donna, forse una governante. E di essersi ritrovata in una camera da letto dove sarebbe avvenuto un rapporto non consenziente. Vattimo ha detto al Corriere che Caminada gli ha detto «che era stato assalito dal ragazzo (di lei), che lui non aveva mai visto, tant’è che aveva pure un segno sulla guancia. Anche se sulla sua pelle non è che si vedesse granché».

Simone l’ha mai riferito a qualcuno?
«Mi accennò che l’aveva detto anche ai carabinieri. Penso si fosse fatto anche medicare».

Nient’altro?
«Voleva denunciare quel giovane per lesioni: l’aveva aggredito senza una ragione».

L’ha fatto?
«Non lo so».

La violenza è avvenuta in casa, secondo la ragazza: lei c’era?
«In quei giorni ero in casa, ma lei non l’ho mai vista».

Simone abita con lei?
«È molto spesso nella mia abitazione, mi aiuta su tante cose, da anni, ma lui sta in un piccolo appartamento, proprio qui di fronte».

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