Simiso Buthelezi, è morto il pugile che dava pugni all’aria per un danno cerebrale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-08

Una grave emorragia cerebrale: così è morto Simiso Buthelezi, il pugile che ieri al termine di un incontro aveva dato pugni all’aria facendo preoccupare i presenti

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Il pugile sudafricano Simiso Buthelezi, 24 anni, è morto in ospedale per un’emorragia cerebrale. Ieri aveva lottato sul ring di un palazzetto di Durban contro Siphesihle Mntungwa, e in un video diventato virale aveva iniziato a tirare pugni verso un nemico immaginario nel suo angolo. Situazione che ha convinto l’arbitro ad assegnare la vittoria al suo sfidante a pochi secondi dalla fine del decimo e ultimo round della gara per il titolo della World Boxing Federation African Light. Buthelezi era stato portato immediatamente in ospedale per accertamenti medici. Boxing South Africa ha confermato la sua morte.

Simiso Buthelezi, è morto per emorragia cerebrale il pugile che dava pugni all’aria

In una dichiarazione dei media si legge: “È con grande tristezza per Boxing South Africa e la famiglia Buthelezi annunciare la morte del signor Simiso Buthelezi, scomparso la scorsa notte il 7 giugno 2022 all’ospedale di Durban. Il 5 giugno 2022 il signor Buthelezi ha partecipato a un torneo di boxe ospitato da Starline Boxing Promotions a Greyville, Durban. Verso la fine è crollato ed è stato portato in ospedale. Purtroppo ha subìto una lesione cerebrale che ha provocato emorragie interne. In ospedale, il signor Buthelezi ha ricevuto le migliori cure possibili ma ha comunque ceduto alla lesione di cui sopra. Boxing South Africa condurrà una revisione medica indipendente dell’infortunio e renderà pubblici i risultati della revisione medica. La famiglia Buthelezi e Boxing South Africa riconoscono le calorose parole di cordoglio del Ministro dello Sport, delle Arti e della Cultura. La famiglia Buthelezi e Boxing South Africa faranno a tempo debito un annuncio sull’organizzazione del funerale. Boxing South Africa e la famiglia Buthelezi desiderano chiedere al pubblico e ai media di dare loro spazio mentre piangono la morte di questo grande pugile che era esemplare sia fuori che dentro il ring”.

Appena un anno fa era morto dopo 11 giorni in ospedale il 18enne Rashed Al-Swaisat. Era finito al tappeto senza più riuscire ad alzarsi nel combattimento contro l’estone Anton Winogradow in un incontro del Campionato del Mondo Juniores, che si stavano svolgendo in Polonia, della categoria mediomassimi. Il pugile Héctor González, 24 anni, è morto invece lo scorso febbraio dopo aver trascorso dodici giorni in terapia intensiva dopo aver sofferto un’emorragia cerebrale durante un incontro amatoriale.

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