Silvio Berlusconi ritratta sulle parole su Putin: “Sono stato frainteso, intendevo riferire il pensiero di altri”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-23

Sulle frasi di Berlusconi di ieri a Porta a Porta, relative alle motivazioni di Putin, è arrivata oggi la precisazione del leader di Forza Italia: ecco cosa ha detto

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Sulle (discussissime) frasi di Berlusconi di ieri a Porta a Porta, relative alle presunte motivazioni di Putin, è arrivata oggi la precisazione del leader di Forza Italia. “Bastava vedere tutta l’intervista – e non solo una frase estrapolata, sintetica per motivi di tempo, come si sa la semplificazione a volte è errata – per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo”, dice Berlusconi. “Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il ‘cronista’ riferendo il pensiero di altri”, spiega. “L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica”, ribadisce Berlusconi.

“La condanna è chiara, non ci sono dubbi – ha sottolineato il coordinatore forzista Antonio Tajani – noi stiamo contro l’invasione dell’Ucraina, la condanniamo, abbiamo votato tutti i testi a sostegno dell’Ucraina compreso l’invio delle armi, quindi non ci sono dubbi sul posizionamento internazionale di Forza Italia. Questo è chiaro e lo ha ribadito anche questa mattina in una lunga intervista Berlusconi, quindi non c’è da strumentalizzare una frase detta nell’ambito di una lunga intervista”.

Le reazioni alle parole di Silvio Berlusconi su Putin e l’Ucraina

Nonostante la rettifica del Cav, le parole pronunciate ieri a Porta a Porta hanno ricevuto la condanna trasversale della politica e sono giunte pure all’orecchio dell’Ue. Il segretario del Pd Enrico Letta ha detto a ‘Oggi è un altro giorno’ su Raiuno: “Non è un fraintendimento, è gravissima una frase del genere. E’ una parzialità a favore di Putin e dimostra che c’è una parte del sistema politico, non solo a destra, che dice smettiamola, diamo a Putin quello che vuole. E’ inaccettabile”. E gli ha fatto eco il leader di Azione Carlo Calenda: “Le parole di Berlusconi ci hanno portato fuori da ogni alleanza atlantica, sono parole eversive. Ha parlato come un generale di Putin, è una cosa di una gravità totale”.

La Commissione Europea ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulle parole del leader di Forza Italia: “No comment” è stato il commento del portavoce capo dell’esecutivo Ue interrogato in merito durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Mentre il Ppe, il partito di Berlusconi al Parlamento europeo, è intervenuto in merito con un Tweet in cui ha ribadito: “La posizione del Ppe è inequivocabile: condanniamo la guerra di aggressione di Putin contro l’Ucraina. Staremo al fianco del popolo ucraino finché non vincerà la guerra. La posizione di Forza Italia è chiarissima: sostengono l’Ucraina nella lotta contro la guerra illegale russa”.

Silvio Berlusconi dice che Putin è stato costretto a invadere l’Ucraina

Le parole di Silvio Berlusconi finite al centro delle polemiche sono state pronunciate in un intervento durato in tutto poco più di 2 minuti, mentre era ospite – in collegamento – di Bruno Vespa a “Porta a Porta” (su Rai 1). Il Cav aveva detto:

“Putin è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica. Dico è caduto perché è stata una missione delle due Repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca, ha parlato con tutti quanti, con le radio, la stampa, le tv, con la gente del partito, con i ministri del partito, e poi con Putin e gli hanno detto: ‘Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro le nostre forze sui nostri confini, siamo a 16 mila morti, per favore difendici, perché se non ci difendi tu non sappiamo dove potremmo arrivare’. Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal partito, dai ministri, a inventarsi a questa operazione speciale, per cui le truppe russe sarebbero dovute arrivare a Kiev in una settimana, e sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky, e un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine, che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’occidente. E oggi aumentano i morti, la situazione è diventata difficile da tenere sotto controllo, anche perché, non ho capito il motivo, le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me avrebbero dovuto soltanto fermarsi intorno a Kyiv. Mi sento male quando sento parlare dei morti, ho sempre ritenuto la guerra la follia delle follie, vedere quello che sta avvenendo adesso, con persone che ammazzano, la considero una cosa folle inimmaginabile”.

 

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