Eppur si muove: novità sul rapimento di Silvia Romano

di Armando Michel Patacchiola

Pubblicato il 2019-04-13

Silvia Romano sarebbe ancora viva. È quanto emerge dal resoconto degli inquirenti kenyani sul rapimento della cooperante italiana

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Silvia Romano sarebbe ancora viva. È quanto emerge dal resoconto degli inquirenti kenyani sul rapimento della cooperante italiana Silvia Romano, «siamo sicuri che Silvia è viva, tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ricerche» riporta un articolo di Fiorenza Sarzanini sul “Corriere della Sera”, citando uno stralcio del dialogo con i carabinieri del Ros italiani, giunti in Libia solo dopo l’avvio di una rogatoria internazionale. Da mesi le autorità italiane chiedevano lumi sullo stato di avanzamento delle ricerche della cooperante italiana rapita il 20 novembre nel villaggio di Chakama, a circa 80 chilometri da Malindi, la capitale del Kenya. Due settimane fa il comandante dei Ros Pasquale Angelosanto aveva avanzato la richiesta di poter inviare un nucleo speciale per collaborare alle indagini, ma non aveva ottenuto risposta. Così il pm Sergio Colaiocco ha chiesto ufficialmente tramite rogatoria internazionale, l’istituto con cui si chiede di compiere un atto processuale su un territorio straniero non di sua competenza, e la situazione si è sbloccata.

silvia costanza romano africa milele
Eppur si muove: novità sul rapimento di Silvia Romano

In Kenya, parlando con due tra gli arrestati, le autorità italiane sono venute a conoscenza che Silvia Romano sarebbe stata ceduta a una nuova banda criminale, ed è molto probabile che la 23enne milanese sia ancora in Kenya. Dalle tribù che si trovano lungo il fiume Tana sarebbero arrivate altre informazioni e nella grande foresta di Boni dove Silvia è stata portata poco dopo il rapimento. Inoltre, alla polizia del Kenya, è stato consegnato un elenco di domande, finalizzate ad appurare l’attendibilità delle persone arrestate, oltre che per verificare alcuni elementi ottenuti grazie all’attività di un’unità di intelligence ad hoc. La Farnesina e l’Aise, i servizi segreti che operano per l’Estero, vigilano costantemente sullo stato di avanzamento delle indagini. Senza scomodare Galileo Galileo o fare ironia sulle sue frasi celebri, il fatto che si sia sbloccato l’empasse sul rapimento della giovane cooperante italiana, a quasi cinque mesi di distanza, è una buona notizia.

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