Nessuno strappo: Sileri spiega perché non era in Aula durante il voto sulla mozione di sfiducia a Speranza

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-04-29

Il sottosegretario alla Salute ha smentito fantasiosi ricostruzioni sottolineando come la sua assenza aveva un motivo familiare: la moglie stava partorendo

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Era stato tirato in ballo da Matteo Salvini alla vigilia del voto in Senato sulla mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia nei confronti di Roberto Speranza. Poi la sua assenza da Palazzo Madama proprio nel giorno della votazione. Immediatamente è inizia – anzi, proseguita – la speculazione politica di chi vorrebbe un Pierpaolo Sileri ai ferri corti con il Ministro della Salute. Ma i motivi della sua mancata presenza durante la votazione (conclusa con un nulla di fatto, con Lega e Forza Italia che hanno aderito alla linea della maggioranza esprimendo parere contrario) non avevano nulla a che fare con la politica.

Sileri non era in aula durante il voto sulla mozione di sfiducia a Speranza perché stava diventando papà

“Roberto (Speranza, ndr) sapeva che partoriva mia moglie, purtroppo non potevo rinviarlo non potevo rinviarlo – ha detto Pierpaolo Sileri ha risposto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus -. Inoltre, già mi ero espresso la scorsa settimana sul fatto che la mozione non serviva. È il momento di restare uniti”. Il sottosegretario alla Salute, dunque, spegne sul nascere qualsiasi tipo di polemica (inesistente) e tutte le speculazioni che sono state fatte quando il suo scranno a Palazzo Madama è rimasto vuoto.

Nei giorni scorsi era stato tirato in ballo anche da Salvini, quando il leader della Lega provava a tenere tutti sulle spine non indicando la decisione del Carroccio in merito alla mozione di sfiducia presentata al Senato da Fratelli d’Italia. “Prima voglio fare una chiacchiera con il sottosegretario Sileri, di cui ho enorme stima e fiducia e quindi prima di decidere voglio sapere come ha convissuto, come ha lavorato e sta lavorando con Speranza, dato che è dei 5 stelle e non della Lega. Mi affiderò anche ai suoi ragionamenti e alle sue parole. Il suo parere mi interessa”. Una sorta di goccia cinese che, nelle puntate precedenti, aveva visto il segretario della Lega protagonista di un endorsement: “Preferirei lui come Ministro della Salute”. Obiettivo mancato.

(foto: da I Fatti Vostri, Rai2)

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