Cosa ha intenzione di fare la Lega con la sfiducia a Speranza?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-28

Salvini cosa ha intenzione di fare con la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia per il ministro della Salute Speranza? Ieri il leader della Lega ha rilasciato una dichiarazione sibillina. Ma…

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Salvini cosa ha intenzione di fare con la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia per il ministro della Salute Speranza? Ieri il leader della Lega ha rilasciato una dichiarazione sibillina. Ma il suo campo di azione politica nel governo gli permette davvero di votare sì?

Cosa ha intenzione di fare la Lega con la sfiducia a Speranza?

“Una cosa alla volta, oggi abbiamo lavorato innanzitutto su un piano da 200 miliardi, poi abbiamo sancito il principio che, se la situazione migliora, si cambia e bisogna togliere il coprifuoco. Domani èun altro giorno”. aveva spiegato ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, sulla mozione di sfiducia al ministro Roberto Speranza presentata da Fdi, aggiungendo un tocco di suspense riguardo a come agirà la Lega: “Prima voglio fare una chiacchiera con il sottosegretario Sileri, di cui ho enorme stima e fiducia e quindi prima di decidere voglio sapere come ha convissuto come ha lavorato e sta lavorando con Speranza il sottosegretario Sileri, che è dei 5 stelle e non della Lega. Mi affiderò anche ai suoi ragionamenti e alle sue parole. Il parere di Sileri mi interessa”. Non le bastano le parole di Giorgia Meloni? “Io ascolto tutti”, aveva concluso. Oggi il Fatto racconta che nella Lega è in atto una dialettica tra i moderati, capitanati dal ministro Giorgetti, che sta provando a far ragionare Salvini. Votare no significherebbe rischiare la crisi. Ne vale la pena? Non è solo questione di propaganda , in ballo ci sono i soldi del PNRR che ormai è a un passo dall’approvazione e che interessano molto alla base elettorale del produttivo Nord:

Ancora ieri sera non era chiaro l’orientamento di Lega e FI: sicuramente non voteranno con FdI per non far cadere il governo ma Salvini spinge per astenersi o uscire dall ’aula. In questo caso sarebbe un gesto plateale e un altra bastonata all’esecutivo già sotto stress. “Una cosa alla volta – ha detto ieri Salvini lasciando ogni scenario aperto – pri ma parlerò con il viceministro Sileri”. Il leader della Lega è combattuto tra i duri e puri che lo invitano a non appoggiare Speranza che, in caso di voto contrario alla sfiducia,“diven -terebbe un ministro della Lega” e i governisti guidati da Giancarlo Giorgetti che invece provano a far ragionare il segretario: “Matteo, se non votiamo contro rischiamo la crisi”. Alla fine la Lega potrebbe votare “no” ma ribadendo la necessità di una commissione d’inchiesta sulla pandemia.

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foto IPP/pool/esteri

Ieri la mediazione del ministro Federico D’Incà ha evitato il peggio sul coprifuoco con il risultato che a maggio ci sarà un ‘tagliando’ sui limiti imposti dal decreto riaperture in base all’andamento di contagi e campagna vaccinale:  nulla di davvero nuovo. Come già previsto nella cabina di regia se i numeri saranno favorevoli si potrà stare fuori casa’ oltre le 22. Ma tanto è bastato per far esultare Salvini che porta a casa l’ordine del giorno votato alla Camera da tutte le forze che sostengono il Governo, anche dalla Lega, e intestarsi una vittoria su un provvedimento che come ricorda la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi era già deciso: “Invece di parlare di futuro siamo bloccati a discutere di un tema su cui il governo aveva già deciso. Ma di cosa stiamo parlando? Sul coprifuoco è tutto come abbiamo sempre detto in cabina di regia: si seguono i dati e si fa un tagliando”. Tutto per contrastare la guerriglia di Giorgia Meloni. Ma, secondo quanto scrive Repubblica, oggi Salvini non potrà condurre lo stesso gioco. Draghi non ci sta:

Lealtà: ecco cosa chiede adesso Mario Draghi a Matteo Salvini, attraverso i canali che tra i due non si sono mai interrotti. Lealtà necessaria per garantire la navigazione di una maggioranza così eterogenea. Per rispettare un impegno preso con il Parlamento e davanti al Paese. Lealtà che non contempla la sfiducia a Roberto Speranza, un ministro del proprio governo, anche se sostiene una tesi diversa sul coprifuoco. E non prevede neanche ambiguità, astensioni o assenze tattiche. La verità è che il presidente del Consiglio inizia a essere un po’ stufo di un’escalation che distrae dalla vera sfida che ha di fronte il Paese: gestire l’immensa dote del Recovery e garantire la ripresa dopo la tragedia della pandemia. Non gli piace il metodo, non gradisce l’assenza di misura e le esagerazioni. «Non bisogna superare il limite», ecco la sintesi dei suoi ragionamenti

Cosa farà dunque la Lega? Probabilmente lo ha spoilerato ieri Rossano Sasso della Lega a Un giorno da Pecora: Se voteremo la mozione si sfiducia per Speranza? “È uno strumento che lascia il tempo che trova, se Speranza sbaglia lo si limita di più stando al governo, se stai all’opposizione puoi dire esser figo e forte ma non sei incisivo, a fare i duri e puri ci si guadagna”, ha spiegato ieri il sottosegretario all’Istruzione .

 

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