Shmuel Peleg: domiciliari in Israele per il nonno del piccolo Eitan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-15

Eitan è stato portato via dal nonno materno, l’uomo aveva con se il suo passaporto e così gli è stato possibile fuggire con un volo privato in partenza dalla Svizzera

article-post

Si sono accavallate le notizie ieri pomeriggio sul destino del piccolo Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone e rapito dal nonno nella giornata di sabato per essere riportato in Israele.

Ieri  pomeriggio al tribunale per la famiglia di Tel Aviv è stata presentata un’istanza per riportare in Italia il piccolo, nelle stesse ore lo zio aveva poi lanciato un appello al mondo della politica unito: “Voglio fare un appello ai politici sia in Israele che in Italia, perché le ruote del sistema giuridico sono più lente e perché qui c’è un disagio enorme di un bambino che ha già subito un trauma inimmaginabile e ha perso tutta la sua famiglia nell’incidente del Mottarone”

Shmuel Peleg: domiciliari in Israele per il nonno del piccolo Eitan

La svolta però è di queste ore. Shmuel Peleg, il nonno materno che ha rapito il piccolo Eitan portandolo in Israele, è agli arresti domiciliari dopo che ieri la polizia israeliana l’ha interrogato. Lo riferisce il sito del Jerusalem Post, precisando che la misura è prevista almeno per i prossimi cinque giorni. Il giornale conferma poi che oggi gli zii paterni, ai quali il piccolo superstite della tragedia del Mottarone è stato affidato, oggi ha chiesto ad una tribunale di Tel Aviv che gli sia riconsegnato il bambino. “Eitan è arrivato in Israele in modo legale e dopo consultazioni con esperti di diritto”. E’ quanto ha detto Shmuel Peleg, il nonno materno che sabato scorso ha sottratto agli zii a cui era stato affidato a Pavia il piccolo superstite della tragedia di Mottarone, durante l’interrogatorio oggi con la polizia israeliana, secondo quanto riferito da un portavoce della famiglia Peleg. Ieri pomeriggio era intervenuto anche l’ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar ”Si spezza il cuore davanti agli ultimi e sorprendenti sviluppi legati al bambino Eitan Biran”. La Stampa riporta le parole degli zii alla notizia:

“È un buon inizio. Ma la fine di questa storia sarà soltanto quando Eitan tornerà a casa in Italia e quando tutti i responsabili del rapimento verranno condannati». Voi sapete dove si trova adesso il bambino? «No, ma il nostro avvocato in Israele, Smhuel Moran, sta cercando di ottenere questa informazione». Siete riusciti a parlare con Eitan? «Mai, nemmeno una volta. La zia materna ci ha scritto qualche messaggio non molto chiaro in cui alludeva al fatto che ci avrebbero concesso di sentirlo. Ma alle nostre domande, loro non hanno più risposto. Si rifiutano di dirci dove lo tengono, lo hanno nascosto, forse in un buco».

E ora Aya Biran e Or Nirko, gli zii italiani del piccolo Eitan, sono pronti a partire per riportarlo a Pavia. Quella è la sua casa, dicono.

Potrebbe interessarti anche