Settore food: aumentano gli acquisti di prodotti surgelati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-22

Nel 2020 è aumentata la vendita di prodotti surgelati attraverso i canali della grande distribuzione organizzata

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Complice il lockdown, nel 2020 è aumentata la vendita di prodotti surgelati attraverso i canali della grande distribuzione organizzata, un risultato non legato unicamente alla pandemia di Covid-19 e alle scorte, ma un vero e proprio fenomeno consolidato promosso da una serie di aspetti.

Secondo le rilevazioni IRI e le elaborazioni dell’Osservatorio TUTTOFOOD, nei primi 7 mesi dell’anno l’acquisto di gelati nel comparto GDO ha fatto registrare un incremento del 4,3%. Andamento positivo nei primi 4 mesi del 2020 anche per le vendite di pizze surgelate (+12,5%) e di snack salati surgelati (+21,5%), con una crescita complessiva del settore del 13,5%.

La tendenza del 2019 viene dunque confermata dai dati di quest’anno, a dimostrazione del buon momento del comparto dei prodotti agroalimentari surgelati italiani. Si tratta di un’opportunità importante per le aziende del nostro Paese, tuttavia è indispensabile assicurare standard elevati ai consumatori, rispettando la catena del freddo per garantire la massima sicurezza alimentare e la qualità dei surgelati.

Come trasportare prodotti agroalimentari surgelati in modo ottimale

La catena del freddo è una filiera monitorata per la corretta conservazione dei prodotti, una vera e propria sfida logistica che richiede professionalità, esperienza e una supply chain impeccabile. Ogni passaggio è regolato da severe normative di legge, per mantenere sempre una corretta temperatura ed evitare qualsiasi tipo di alterazione o contaminazione degli alimenti.

Ovviamente, è fondamentale affidarsi ad aziende specializzate per la movimentazione dei prodotti surgelati, termosensibili e facenti parte del fresco agroalimentare, imprese come STEF, in grado di offrire soluzioni dedicate per il trasporto agroalimentare a temperatura controllata. La gestione della catena del freddo è infatti un processo complesso, in cui è indispensabile l’esecuzione perfetta di ogni passaggio per garantire un risultato impeccabile.

Stringere partnership con aziende qualificate permette di ottenere un grande vantaggio competitivo, per concentrarsi sulla crescita del proprio business, delegando a dei professionisti il trasporto, lo stoccaggio e la consegna dei prodotti vincolati alla catena del freddo. In questo modo, si possono fornire alimenti di altissima qualità sul mercato, rimanendo sempre allineati con le direttive italiane ed europee.

Naturalmente, lato consumatore è invece importante avere ben chiare le modalità di conservazione di questi prodotti, innanzitutto tenendo bene a mente la differenza tra congelato e surgelato per evitare di fare confusione.

Il primo è un procedimento casalingo non sicuro, in cui si prolunga il mantenimento dei cibi ma non si interrompe la proliferazione microbica, il secondo invece è il processo industriale che permette di tutelare le proprietà organolettiche dei prodotti agroalimentari, grazie a una temperatura compresa tra -18°C e -25°C.

Le opportunità del mercato europeo per le imprese agroalimentari italiane

La crescita della domanda di prodotti surgelati nella GDO è un fenomeno più marcato nel resto d’Europa, uno scenario estremamente interessante per le aziende italiane che vogliono incrementare il business aprendosi all’estero.

Tra i principali Paesi a cui guardare ci sono Francia, Germania e Regno Unito, dove la diffusione degli alimenti surgelati è molto elevata ed esiste un forte apprezzamento per l’agroalimentare made in Italy.

Nel solo Regno Unito la vendita di prodotti surgelati ha raggiunto un valore di 6,7 miliardi di sterline, in base ai dati di Kantar e BFFF (British Frozen Food Federation) relativi agli ultimi 12 mesi da giugno 2019 allo stesso mese del 2020. L’incremento maggiore si è registrato negli acquisti di pizze surgelate, gelato, carne e piatti pronti, con un 60% di prodotti importati, di cui il 6% provenienti dal nostro Paese.

Ad ogni modo, su tutti i più importanti mercati europei cresce la richiesta di alimenti surgelati di lunga durata, una situazione favorita dall’aumento della sensibilità sociale sugli sprechi alimentari e il poco tempo a disposizione delle famiglie per la preparazione dei pasti.

Un ruolo cruciale è l’incremento della qualità dei prodotti surgelati, grazie a uno sforzo compiuto dalle aziende del settore, che ha contribuito a cambiare l’opinione comune in merito a questo tipo di alimenti.

Senza dubbio il potenziale è enorme, tenendo conto che il mercato del surgelato in Europa vale oltre 56 miliardi di euro, secondo i dati relativi al 2019, mentre a livello globale supera i 146 miliardi di euro con stime che lo vedono in crescita nei prossimi anni.

Sicuramente servono sinergie per ottimizzare gli aspetti logistici e il trasporto, tuttavia è innegabile l’opportunità rappresentata dal settore dei prodotti surgelati per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane.

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