Economia

Il Servizio civile europeo per assistere i rifugiati

neXtQuotidiano 17/03/2016

L’idea è un progetto italiano che Matteo Renzi intende formalizzare oggi al Consiglio Europeo, con un bando pilota per 250 giovani e 300 milioni di euro di dotazione

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Un servizio civile europeo per schierare sul fronte dei migranti migliaia di volontari. L’idea è un progetto italiano che Matteo Renzi intende formalizzare oggi al Consiglio Europeo, con un bando pilota per 250 giovani e 300 milioni di euro di dotazione. Della questione parla oggi il Messaggero:

Un bando aperto a 250 giovani, italiani, francesi e inglesi per svolgere sia nel paese d’origine che all’estero il servizio civile per le attività tipiche del volontariato, sociale, cultura, educazione Nel semestre europeo italiano, Renzi aveva già rilanciò l’idea ancora in embrione e sempre più modulata intorno alle criticità dei vari Paesi. Ne parlò ma in pratica non se ne fece niente. Fino allo scorso anno del resto i migranti sbarcavano soprattutto sulle nostre coste e la Ue nella maggioranza dei casi faceva spallucce o quasi. Un progetto mirato sull’emergenza migranti era visto come una soluzione per affrontare un ”nostro” problema.

servizio civile europeo

Il servizio civile in Italia (Il Messaggero, 17 marzo 2016)


Spiega il quotidiano:

Sarà una sortadi Erasmus del volontariato aperto ai giovani. Il modello resterà quello del servizio civile italiano considerato anche dai nostri alleati e vicini una eccellenza. Si partirà sulla falsariga del progetto sperimentale ”Ivo4all”, acronimo che sta per International Volunteering opportunity for all. Prevede un periodo di formazione breve, non inferiore alle 30 ore e un corso di lingua straniera. La durata sarà di 10 mesi, di cui 6 da svolgere nel paese di appartenenza e 4 all’estero. Al termine i volontari formeranno a loro volta chi prenderà il loro posto con corsi di debriefing, il racconto dell’esperienza svolta e delle difficoltà incontrate. Attualmente ai volontari che hanno inviato la domanda e parteciperanno all’esperimento è stata riconosciuto un assegno di 433,80 euro al mese più una indennità di 15 euro per ogni giorno di permanenza all’estero.

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