L'«intercettazione» di Sergio Pirozzi: Meloni non mi vuole candidato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-26

Il Messaggero riporta un colloquio tra il sindaco di Amatrice e Giovanni Toti in cui si parla di perplessità intorno alla sua candidatura alla Regione Lazio

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Giorgia Meloni non vuole (più) Sergio Pirozzi candidato governatore del Lazio. A dirlo è lo stesso sindaco di Amatrice in un colloquio con Giovanni Toti “intercettato” dal Messaggero, che ne parla oggi in un articolo di Simone Canettieri:

«È lei, è colpa sua». Seguono parole non proprio gentili di Sergio Pirozzi nei confronti di «lei»: Giorgia Meloni. Il sindaco è arrabbiatissimo. E si sta sfogando con Giovanni Toti – arrivato ad Amatrice per donargli 50mila euro in segno della vicinanza della regione Liguria – dentro al prefabbricato dove ha sede il Comune.
Non sono passate nemmeno 24 ore dalla presentazione del libro di Pirozzi all’Eur, evento politico più che letterario al cospetto di tutti i big del centrodestra sovranista, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il sindaco è una furia. Pensa di non essere ascoltato durante il colloquio con il governatore ligure. «E’ colpa della Meloni – urla-: non mi vuole, preferisce perdere. Ma deve dirlo». Seguono parolacce. Toti, che prima di buttarsi in politica è stato un giornalista, mette in guardia Pirozzi: «Piano, qui fuori è pieno di telecamere».

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Il colloquio suona strano perché era stata proprio la Meloni una delle fautrici della candidatura di Pirozzi a via della Pisana. Nell’articolo si spiega però che i motivi del curioso ostracismo postumo sarebbero fondamentalmente due: il fatto che Pirozzi sia troppo vicino a Salvini e Storace, considerati competitors dall’ex “Draghetta di Usenet” e una non meglio precisata somiglianza nei modi tra Pirozzi e la Polverini:

L’incontro tra i due è dettato dalla solidarietà della Liguria per il paese terremotato, ma ha una forte valenza politica. Toti è il grande fautore, dentro Forza Italia, del centrodestra a trazione sovranista per via – tra le altre cose – dell’ottimo rapporto con Salvini. Proprio «Matteo» l’altra sera all’Eur è stato “sparato” sull’ipotesi di Pirozzi candidato governatore nel Lazio: «Fosse per me anche domani. Ma forse Sergio dà fastidio perché non lo controllano».
Chi? Gli indizi potrebbero portare anche a Giorgia Meloni, così tiepidissima da essere quasi fredda. Nonostante tecnicamente il sindaco-mister sia iscritto a FdI. Dentro Fratelli d’Italia hanno annusato l’opa di Salvini (ma anche di Francesco Storace) su Pirozzi. E forse, senza saperlo, certi colonnelli meloniani parlano proprio come gli azzurri che l’altra sera non si sono presentati: «Con Pirozzi rischiamo un’altra Polverini, poi avete visto chi si porta dietro?».

Leggi sull’argomento: Sergio Pirozzi e la vera storia dei soldi degli sms per i terremotati scomparsi

 

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