Seconda ondata: il dossier segreto per la fase 3

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-08-07

Un dossier dell’ISS e del ministero parla della riapertura delle scuole, che potrebbe far salire di nuovo la curva epidemiologica: l’indice di contagio RT crescerebbe dello 0,4 soltanto con la frequentazione degli istituti scolastici

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Un documento riservato stilato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute che analizza quanto potrà accadere in autunno. Il Corriere della Sera parla di «Linee guida», come le ha definite ieri in Parlamento il ministro Roberto Speranza che ha parlato di un «lungo lavoro trasmesso al Comitato tecnico scientifico che sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa».

Il documento riservato del governo con i tre scenari sulla seconda ondata di Coronavirus

Fiorenza Sarzanini spiega oggi che si tratta di un dossier che parla della riapertura delle scuole, che potrebbe far salire di nuovo la curva epidemiologica: l’indice di contagio RT crescerebbe dello 0,4 soltanto con la frequentazione degli istituti scolastici.

Il primo scenario ipotizzato dagli esperti riguarda la «trasmissione localizzata». Vuol dire che la situazione è simile a quella attuale con un’incidenza di casi ancora sotto controllo, ma con alcuni focolai che fanno aumentare l’indice Rt. E dunque bisogna prevedere una reazione adeguata soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti dei positivi. Il secondo scenario fa salire invece il livello di preoccupazione perché riguarda un’impennata di casi, quindi un peggioramento della situazione, comunque gestibile senza interventi straordinari a livello di servizio sanitario nazionale.

dove non hanno chiuso le scuole per il coronavirus
Le scuole aperte e chiuse durante l’emergenza Coronavirus (Corriere della Sera, 29 luglio 2020)

Prevede cioè un numero consistente di malati che ricorrono alle cure negli ospedali, ma senza provocare una situazione fuori controllo, e altri che invece possono gestire il contagio e i sintomi rimanendo a casa. Infine il terzo scenario, quello che fa tornare indietro ai tempi più critici e drammatici della pandemia. Ipotizza infatti una seconda ondata di Covid19, dunque un numero altissimo di nuovi casi e soprattutto  tanti malati che arrivano in ospedale in condizioni gravi e necessitano di cure particolari o ricoveri in terapia intensiva.

La relazione di sette pagine individua gli interventi per contenere i contagi e fronteggiare la situazione di emergenza: l’indice di contagio RT sarà fondamentale mentre gli altri indicatori del ministero e dell’ISS aiuteranno per capire la tenuta delle strutture sanitarie nelle regioni.

Fondamentale, è il terzo capitolo, viene ritenuta la «garanzia di una comunicazione ufficiale». Vuol dire che i numeri sui contagi, sui tamponi effettuati, sui malati e tutto quello che riguarda l’eventuale espansione dell’epidemia, deve essere sempre aggiornata con dati affidabili provenienti dalle regioni che diano la percezione esatta dell’evoluzione o regressione dell’epidemia. Non a caso il quarto punto sottolineato dagli esperti riguarda un piano operativo aggiornato costantemente sulla scuola e sulle Residenze per anziani che — nella fase critica—si sono trasformate in micidiali focolai. Per questo, è l’ultimo problema affrontato e certamente il nodo fondamentale, «si dovrà provvedere al rafforzamento dei presidi sanitari» e in particolare a quei «dipartimenti per la prevenzione» che certamente garantiscono la tenuta del sistema e la capacità di prevenire situazioni di alto rischio.

L’ipotesi di una seconda ondata in autunno, secondo il documento, non è uno scenario probabile, ma è certamente possibile. Del resto quanto sta accadendo in altri Paesi dimostra che nulla può essere escluso e il ritorno di studenti, insegnanti e personale a scuola costringe gli esperti ad attrezzarsi anche per le eventualità peggiori. Prevedendo che possano esserci situazioni territoriali diverse e dunque necessità di differenziare la risposta tra una regione e l’altra.

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