Fact checking
Se Report dimissiona Pietro Ciucci dall'ANAS
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2015-04-13
Il ministro Delrio fa sapere di gradire la remissione dell’incarico del manager dopo la trasmissione della Gabanelli. Il governo saluta Ciucci dopo gli scandali e il caso De Gennaro. E un servizio in tv
Pietro Ciucci rimette il mandato di presidente dell’ANAS nelle mani del nuovo ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. E il ministero (cioè il ministro, cioè la politica, cioè in ultima istanza il presidente del Consiglio) fa sapere che è stata «una decisione molto apprezzata che apre la strada a una nuova stagione per i lavori pubblici e per l’Anas, in sintonia con la discontinuità che si sta avviando anche al Ministero dei Trasporti». Questo sarebbe, secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, il giudizio del governo sulla decisione del presidente dell’Anas di rimettere il suo incarico. Decisione presa durante un incontro, definito “franco” con il ministro Graziano Delrio. E questo vuol dire che francamente il governo ha proprio chiesto di andar via a Ciucci, il quale ha malincuore ha dovuto accettare.
SE REPORT DIMISSIONA PIETRO CIUCCI DALL’ANAS
E siccome lo stesso Ciucci nelle interviste rilasciate anche a Report e mandate in onda giusto ieri non aveva in alcun modo manifestato anche solo lontanamente l’idea di dimettersi dall’incarico. D’altro canto stiamo parlando di una persona che è rimasta un secolo nelle infrastrutture italiane, e ha ricoperto tante di quelle cariche nel settore statale da non vedere alcun ostacolo nella permanenza alla guida dell’ANAS anche dopo la trasmissione di ieri sera. Dove in ogni caso non è emerso molto di nuovo rispetto a indagini e scandali sulle infrastrutture italiane, ma di certo ha inquietato vedere in diretta tv il sistema strutturato di potere che l’ex IRI ha messo su nell’organo che gestisce la rete stradale ed autostradale italiana. E siccome gli ultimi sondaggi hanno visto i consensi del governo in calo proprio a causa delle inchieste che hanno lambito o colpito in pieno il partito di governo, ecco che Ciucci, che non era mai stato preso di mira da Renzi (e di solito il premier, come nel caso Lupi, non ha problemi a far sapere, anche tramite giornali e giornalisti vicini, cosa pensa sul tema del giorno), può diventare l’improvviso bersaglio di un’operazione di pulizia mediatica, e per ciò stesso, efficace. Ma a questo punto è anche lecito pensare che senza Report tutto ciò non sarebbe mai avvenuto, e allora ecco che il maggior merito andrebbe attribuito alla Gabanelli piuttosto che al governo. In ogni caso, recita il comunicato dell’ente, è stato Ciucci a comunicare a Delrio la «sua intenzione di rimettere l’incarico di consigliere e di presidente di Anas a partire dall’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2014, che verrà convocata, nei termini di legge e di statuto, a metà maggio. La decisione – si legge in una nota dell’Anas – è stata presa in segno di rispetto per il nuovo ministro al fine di favorire le più opportune decisioni in materia di governance di Anas». Rimettere il mandato, e questi bizantinismi andrebbero seguiti, non significa che non si accetterebbe di riaverlo indietro, se il governo lo ritenesse opportuno.
FINE INGLORIOSA DI UN BOIARDO DI STATO
A differenza di quanto accaduto l’anno scorso con Maurizio Lupi ministro, però, stavolta il governo gradisce tanto il mandato da tenerselo, senza restituirlo a Ciucci. Che chiude così non certo nella maniera più opportuna una gloriosa carriera cominciata in Autostrada, proseguita per l’IRI e passata per la società Ponte sullo Stretto di Messina, che ha chiuso dopo anni di studi sprecati e un’opera che non ha mai visto la luce. E per la clamorosa figuraccia della carica di direttore generale abbandonata senza preavviso e con buonuscita per il recepimento delle norme sul doppio incarico dei manager pubblici, forse la più ingloriosa dal punto di vista personale. Ma le sue risposte a Giovanna Boursier ieri sicuramente fotografano la mentalità di un boiardo di Stato e ci fa comprendere molto sulla gestione della cosa pubblica in Italia. Si parte da quella sull’autopensionamento da direttore generale:
GIOVANNA BOURSIER
Lei si è auto pensionato.
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Io non mi sono auto pensionato. A parte che, dopo 45 anni, dopo 45 anni di contributi, ho deciso di andare in pensione.
GIOVANNA BOURSIER
Ma lei non è andato in pensione. Sta qua a fare il Presidente dell’Anas.
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Ma sono due incarichi diversi. E da quando… nessun… allora, lei verifichi quante società pubbliche e private hanno dei pensionati con degli incarichi.
E, molto di più, la spiegazione sul perché il capo delle relazioni esterne può collaudare un viadotto:
GIOVANNA BOURSIER
Cioè il capo delle relazione esterne può collaudare un viadotto?
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Ha i requisiti per farlo e quindi lo può fare.
GIOVANNA BOURSIER
Ha i requisiti per collaudare amministrativamente un’opera? Che vuol dire controllare che tutti i conti siano stati fatti bene…
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Sì certo che sì. Certo che sì perché non può farlo?
GIOVANNA BOURSIER
Viene da pensare come fa a fare il collaudatore?
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Lei può dubitare di ciò che vuole perché non sa.
GIOVANNA BOURSIER
Ma voi lo avete assunto in Anas per fare il capo relazioni esterne, a 240 mila euro l’anno…
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Ma cosa c’entra?
GIOVANNA BOURSIER
Ma come che cosa c’entra? Lui deve occuparsi delle relazioni esterne, non di fare i collaudi, giusto?
PIETRO CIUCCI – PRESIDENTE ANAS
Può benissimo svolgere l’attività anche per quel collaudo di carattere amministrativo. Lo può in base alla legge e in base al regolamento interno di Anas e quindi ho ritenuto di poterlo nominare in quel ruolo.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Buonasera. Allora, il regolamento che stabilisce che tutti i dirigenti Anas possono fare i collaudi lo ha fatto il presidente.
Così finisce la carriera di Ciucci, che il governo dimissiona dopo un’inchiesta di Report. Ciucci paga i sondaggi mentre un governo davvero rigoroso sarebbe intervenuto sulla carica prima, e non dopo la tv. Avete presente l’eterogenesi dei fini?