“Se allevi conigli…”: il carabiniere che poteva stare zitto sulla morte del 13enne di Gragnano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-06

L’Arma si è dissociata da quel commento pubblicato sui social (e poi rimosso) da un ufficiale e ha avviato un provvedimento disciplinare nei suoi confronti

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Un commento fuori luogo su una tragedia dettata, come confermano le indagini in corso, da una storia fatta di bullismo contro un 13enne. Mentre proseguono i tentativi di ricostruzione dopo il suicidio del giovane Alessandro di Gragnano (in provincia di Napoli), un carabiniere – un ufficiale dell’Arma e coordinatore delle attività sportive della Scuola ufficiali – ha deciso di dare un suo giudizio sull’accaduto. E non se l’è presa con i bulli che inviavano messaggi minatori all’adolescente, ma proprio con quel ragazzo che ha deciso – proprio per via delle continue vessazioni da parte dei suoi coetanei – di uccidersi lanciandosi dal balcone. Questo il commento pubblicato dal militare sul proprio profilo LinkedIn (e poi rimosso).

Gragnano, la frase choc del carabiniere sul ragazzo morto suicida

“Un ragazzino si suicida e psicoterapeuti sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo. Senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni. Magari la colpa è di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino. Il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui”. Questo quanto pubblicato dall’ufficiale dei Carabinieri sul social, provocando – ovviamente – moltissima indignazione.

Poche ore dopo la rimozione di quel contenuto, anche l’Arma ha preso una posizione nei confronti del carabiniere, annunciando l’avvio di un’istruttoria per poi arrivare a un “procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari”. I Carabinieri, ovviamente, si sono dissociati anche da quelle parole:

“In merito ai contenuti pubblicati su una piattaforma social da parte di un ufficiale in relazione al suicidio di un 13enne, trattasi di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull’interessato”.

In attesa di conoscere il provvedimento nei confronti del carabiniere, a Gragnano proseguono le indagini. Le ultime novità riguardano proprio la “regista” di quei messaggi minatori inviati da molti adolescenti nei confronti del giovane Alessandro. E, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, un avviso di garanzia è stato emesso nei confronti di una coetanea del 13enne suicida. Si tratta dell’ex fidanzatina del ragazzo che non aveva accettato la fine della loro relazione.

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