Scuole chiuse: l’ipotesi di maturità solo con gli esami orali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-05

Per gli esami di maturità si sta cercando una nuova strada, qualora l’emergenza dovesse andare avanti. Dieci giorni di stop rappresentano infatti un rischio per il mezzo milione di ragazzi che a giugno avrà gli esami di maturità

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Il Messaggero spiega oggi che dopo la chiusura delle scuole fino al 15 marzo (e con il rischio di un prolungamento fino a due mesi)  il governo sta pensando a un piano straordinario: per ora sembra difficile riuscire a prolungare l’anno scolastico nel periodo estivo, nel tentativo di recuperare i giorni persi. Mentre per gli esami di maturità si sta cercando una nuova strada, qualora l’emergenza dovesse andare avanti. Dieci giorni di stop rappresentano infatti un rischio per il mezzo milione di ragazzi che a giugno avrà gli esami di maturità.

Ma, di fronte all’emergenza, non resta che rimboccarsi le maniche. Proprio come accadde per le scuole delle aree terremotate che, a giugno, videro i loro studenti sostenere esami di Stato con solo prove orali. Anche in questo caso potrebbe essere adottata una misura simile o comunque straordinaria. Il problema è che, qualora l’allerta dovesse andare avanti con ulteriori giorni di chiusura delle lezioni, l’anno scolastico sarebbe compromesso sotto l’aspetto della preparazione degli studenti.

Si cerca di limitare i disagi per gli studenti. Le scuole, che fuori dalla zona rossa resteranno aperte ma senza lezioni in classe, innanzitutto proveranno a lanciarsi nella didattica a distanza. Si tratta però di una prassi poco nota nelle classi italiane adottata per lo più nelle scuole in ospedale: pochi casi ma ben collaudati.

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Scuole chiuse: l’ipotesi degli orali alla maturità (Il Messaggero, 5 marzo 2020)

I disagi inevitabilmente ci saranno: innanzitutto sarà necessario trovare nuove date per i test Invalsi. L’Istituto di valutazione si è già reso disponibile a collaborare con le scuole chiuse per mettere a disposizione nuove date per i test previsti per marzo: si tratta delle prove per i ragazzi dell’ultimo anno delle superiori che dovranno sostenere la maturità a giugno. E il test quest’anno è requisito per l’ammissione alla maturità quindi va rigorosamente svolto.

Potrebbero arrivare quindi nuove date disponibili, dalla fine di marzo in poi, in accordo con le scuole che non hanno potuto svolgere i test come avevano programmato. Sul fronte università prosegue invece il percorso della didattica a distanza già avviato: da lunedì scorso infatti gli atenei del Nord chiusi comunicano onlin e con i loro studenti, anche per le discussioni delle tesi di laurea. Fuori dalle zone rosse, invece, le università resteranno aperte: senza lezioni frontali ma con la ricerca che andrà avanti così come gli esami.

Leggi anche: Cosa cambia a scuola fino al 15 marzo e come funziona la didattica a distanza

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