I tabaccai minacciano lo sciopero per protestare contro il controllo del green pass

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-25

Nei prossimi giorni, prima dell’1 febbraio, ci sarà un incontro con il governo per scongiurare la serrata

article-post

Nel corso dei primi due anni di pandemia, anche quando il governo optò per il lockdown generale, le tabaccherie vennero inserite in quell’elenco dei codici ATECO che rappresentava la lista delle attività commerciali che potevano rimanere aperte al pubblico. L’esecutivo, all’epoca guidato da Giuseppe Conte, le considerava come fornitori di beni e servizi essenziali per i cittadini e quindi rimasero escluse dalle chiusure. Oggi, con il nuovo decreto e il susseguente dpcm che ha ufficializzato le attività che prevedono la presentazione del Green pass all’ingresso, arrivano le prime proteste con tanto di minaccia di uno sciopero dei tabaccai.

Sciopero tabaccai, la serrata contro i controlli del green pass

Dal prossimo 1° febbraio, infatti, entrano in vigore le ulteriori restrizioni per chi non è in possesso non solo del vaccino (quindi della certificazione verde nella sua versione “rafforzata”), ma anche per chi è sprovvisto dell’esito negativo di un tampone (molecolare della validità di 72 ore, antigenico per 48 ore). Insomma, senza Green pass non si potrà entrare all’interno di una serie di attività commerciali (e non solo). Ed ecco che sono scoppiate le polemiche, con la Federazione Italiana dei Tabaccai sul piede di guerra.

“Come si può non immaginare il caos che l’obbligo di controllo del Green Pass porterà? Come si può non vedere che piuttosto che fare la fila per acquistare un pacchetto di sigarette legali ci si rivolgerà al mercato clandestino, in mano a chi certamente non è interessato al possesso del Green Pass? Come si può non tenere nella giusta considerazione il rischio cui si dovranno esporre i tabaccai uscendo dal bancone, spesso blindato per motivi di sicurezza?”.

Queste sono le parole di Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai, pubblicate in un comunicato stampa sul sito ufficiale. Si chiede un incontro con il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, prima del 1° febbraio, quando entrerà in vigore questa norma. Difficile trovare un punto di caduta comune, ma la minaccia dello sciopero tabaccai sembra essere molto concreta, anche se ancora non è stata indicata una data (e, soprattutto, se la serrata sarà su più giorni). Perché queste attività commerciali rivendicano il loro ruolo di utilità sociale: non vendono solamente sigarette o prodotti similari, ma vendono biglietti per i mezzi pubblici e consentono (alcune, non tutte) di effettuare pagamenti di multe o altro.

(Foto IPP/Maurilio Boldrini)

Potrebbe interessarti anche