Così Saviano avrà ancora la scorta nonostante le minacce di Salvini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-07-09

I numeri annunciati da Salvini sulle scorte non tornano con quelli dati dal Viminale alla fine del 2018. Ma poco importa, visto che il punto è che Ruotolo e Saviano sono ancora sotto scorta nonostante le velate minacce del ministro dell’Interno

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C’è qualcosa che non torna nei numeri sulle scorte tagliate del ministero degli Interni. Mentre c’è una conferma per Sandro Ruotolo e – udite udite – Roberto Saviano: entrambi continueranno ad avere la protezione nonostante le larvate minacce di Matteo Salvini.

Così Saviano avrà ancora la scorta nonostante le minacce di Salvini

Quello che non torna sono le riduzioni. Il Viminale sostiene che al primo giugno 2018 fossero 618 gli scortati in base ai numeri dell’UCIS. Ma nel luglio 2018 lo stesso Viminale fornì al Fatto Quotidiano numeri diversi:  560 (senza però testimoni di giustizia e i familiari dei collaboratori di giustizia, con i quali sarebbero stati poco più di 580).

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I numeri delle scorte al primo giugno 2018

Non solo: come nota oggi Alessandro Mantovani sul giornale di Travaglio  i giornali nella seconda metà del 2018 attribuirono il dato di 585 a fonti del Viminale, con dati molto precisi categoria per categoria. Perfino Salvini il 10 novembre 2018 parlò di “quasi 600 scorte”. Evidentemente aveva già iniziato a ridurle dalle iniziali 618 di giugno, di cui, però, abbiamo saputo solo ieri.

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I numeri delle scorte al primo giugno 2019

Saviano avrà ancora la scorta

Invece è confermato che Saviano e Ruotolo avranno ancora la scorta. Spiega oggi Claudia Guasco sul Messaggero:

Passano da 270 a 267 invece i personaggi sotto tutela a livello tre, quello in cui rientra tra gli altri lo scrittore Roberto Saviano: la sicurezza è affidata a una macchina e a due persone, autista compreso. Al secondo livello, dal primo giugno di quest’anno, sono sottoposte a scorta 53 persone contro le 61 del 2018, per loro due macchine blindate con due agenti a bordo.

Salvini è soddisfatto della redistribuzione di forze: «Ogni giorno ci sono 203 poliziotti e carabinieri in più in strada invece che ad accompagnare l’onorevole tizio e caio. Preciso a chi mi chiede: toglie la scorta a Saviano? No, non sono scelte nominative, poi ci sono organismi tecnici che decidono chi».

Chissà se quel Matteo Salvini è parente di questo Matteo Salvini che il 30 maggio 2019 invece parlava proprio della riduzione della scorta a Saviano:

L’assegnazione e la revoca delle scorte è competenza dell’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale (l’Ucis), organismo creato dall’allora governo Berlusconi subito dopo l’omicidio del giurista Marco Biagi nel 2002. La valutazione finale spetta alla Commissione centrale consultiva, composta dal direttore dell’Ucis e dai rappresentanti delle forze di polizia, dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna)e dell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna). Per la protezione dei magistrati è previsto anche il parere di un giudice dislocato al ministero della Giustizia.

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