“Saremo costretti a bere acqua di rubinetto?”: la preoccupazione dei fratelli Bianchi in carcere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-14

Il Messaggero racconta che al loro arrivo al carcere di Rebibbia i fratelli Bianchi si sarebbero preoccupati di non poter bere acqua minerale. Ora probabilmente hanno altri pensieri

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Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli, i tre arrestati insieme a Belleggia (che però si trova ai domiciliari) con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro Duarte, sono in isolamento nel carcere di Rebibbia. Il Messaggero racconta che al loro arrivo domenica 6 settembre i due fratelli Bianchi avrebbero chiesto “Ma adesso saremo costretti a bere acqua di rubinetto?”. Probabilmente le loro preoccupazioni sono cambiate con il tempo. I tre per 14 giorni devono restare in celle diverse, sia per salvaguardare le indagini evitanto che parlino tra loro sia perché rimangano a distanza dagli altri detenuti per il periodo previsto dalle misure contro il Coronavirus. Ma l’isolamento potrebbe continuare. Richiesto proprio da loro, spiegava il Messaggero: «Trascorse le duesettimane di isolamento precauzionale per il Covid – afferma il garante per i detenuti del Lazio, Stefano Anastasia -effettivamente si dovrà valutare una adeguata forma di isolamento cautelativo per impedire che i tre possano essere oggetto di attenzioni per così dire sgradite all’interno del carcere. L’uccisione di Willy Monteiro ha avuto una eco mediatica molto forte eha impressionato gli italiani non solo quelli che sono a casa ma anche coloro che sono detenuti, serve attenzione. Al momento, comunque, ho avuto modo di verificare che questi giorni di detenzione stanno scorrendo senza anomalie».

willy monteiro morto colleferro 1

L’alert è scattato dopo che i legali dei tre presunti assassini, hanno chiesto al giudice e ai vertici del Dap, la Penitenziaria, di tenere conto delle circostanze dell’arresto e dei rischi connessi,per tutelare l’incolumità dei loro assistiti «che hanno diritto a una giusta detenzione». Il carcere di Rebibbia si dovrà comunque attrezzare. Solitamente la procedura di isolamento cautelativo è prevista nell’altra casa circondariale della Capitale, Regina Coeli, che accoglie i detenuti in attesa di giudizio. Ma proprio la necessità di mantenere tutti i nuovi “ospiti” in quarantena (così come i trasferiti o coloro che fanno rientro dai permessi) sta facendo venire meno spazi disponibili negli istituti del Lazio cosicché i Bianchi e Pincarelli sono finiti a Rebibbia

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