Opinioni
Il senso di Sara per i calzini
di Antonio Murzio
Pubblicato il 2018-02-19
È quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare. È l’immagine di sé che la giunta di destra di Lodi, guidata dalla sindaca leghista Sara Casanova, vuole dare. I problemi della città, capoluogo di provincia praticamente solo sulla carta, ma nel solco della tradizione centro satellite che gravita su Milano, non […]
È quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare. È l’immagine di sé che la giunta di destra di Lodi, guidata dalla sindaca leghista Sara Casanova, vuole dare. I problemi della città, capoluogo di provincia praticamente solo sulla carta, ma nel solco della tradizione centro satellite che gravita su Milano, non sono l’alta incidenza – la più alta della Lombardia – di tumori o la disoccupazione. Come il traffico era il vero problema di Palermo nel film Johnny Stecchino, a Lodi il problema vero è il decoro. E chi rende la città brutta, sporca e cattiva se non i venditori di fiori e di cianfrusaglie varie, quasi sempre persone immigrate? Così la sindaca, che ha trattenuto per sé la delega alla sicurezza, e la polizia locale hanno fatto partire l’operazione decoro e Daspo (l’obbligo di allontanamento dal territorio comunale) di cui si era avuta una prima avvisaglia con la comparsa sui (pochi) cestini portarifiuti presenti in città di un adesivo con la scritta “Fa no el vuncion”, per invitare ad usarli nel modo giusto. Notoriamente gli immigrati che arrivano dal Niger, la prima cosa che portano con sé durante la traversata del Mediterraneo è il dizionario Lodigiano-Italiano. Anche se la scritta, bisogna ammetterlo, ha un sottofondo di democraticità: se è scritto in dialetto, evidentemente a mettere sacchi interi immondizia nei cestini sono anche i nativi.
Ma torniamo all’operazione decoro. Il primo blitz (i giornali locali hanno titolato così, si suppone usando il suggerimento del comunicato stampa diffuso da Comune e polizia locale) è scattato nel parcheggio dell’ospedale e lungo il cosiddetto Passeggio. Come riportato dal Cittadino, il quotidiano locale di proprietà della Curia:
Il parcheggio dell’ospedale in via Massena è stato oggetto di un nuovo intervento da parte degli agenti della Polizia locale impegnati nell’azione di contrasto al commercio abusivo. L’operazione più recente, condotta venerdì mattina ha portato al sequestro di un borsone contenente calze, cinture, ombrelli e accendini. La merce è sta abbandonata da un venditore abusivo che, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga. Un ulteriore segnale del giro di vite avviato in materia dall’amministrazione comunale. Già due giorni prima le pattuglie anti degrado volute dall’amministrazione comunale erano intervenute in viale IV Novembre: in quell’occasione era stato fermato un senegalese senza l’autorizzazione al commercio ambulante che era stato multato per 3mila euro. Nei giorni ancora precedenti gli agenti della polizia locale avevano intercettato un venditore di fiori in centro storico e un altro senegalese in città bassa, anche il quel caso costretto ad abbandonare la merce nella fuga.
Tra la merce sequestrata, di cui sono state pubblicate le foto (il set allestito con gli agenti in pettorina e sul tavolo il materiale sequestrato era lo stesso di quando altrove arrestano un latitante di ‘ndrangheta), a colpire chi scrive sono stati dei calzini in lana. Uguali, forse dello stesso stock, che qualche sera prima un amico, leghista della prima ora, incontrato al bar, aveva mostrato vantandosi della qualità e del prezzo praticatogli dal venditore senegalese che era fuori dal bar. I calzini devono essere una vera fissazione per li 007 anti degrado. Nel giorno di San Valentino gli 007 hanno sì “lavorato sodo contro i venditori abusivi di fiori che sono spuntati in molti angoli della città, dando filo da torcere ai commercianti regolari, ma non l’hanno passata liscia”, come riporta l’edizione locale del Giorno, che scrive anche che “In totale è stato eseguito un maxi sequestro di fiori a venditori non in regola, complessivamente si tratta di 270 mazzi tra rose, gerbere e altro. In tutto 5 i verbali destinati agli abusivi, per un totale di 9000 euro. In occasione dell’ultima conferenza stampa il comandante della polizia locale ha infatti chiosato, come riporta sempre Il Giorno:
“Possiamo arginare il fenomeno contando sul fatto che si ‘sparga la voce’ dei controlli. La nostra squadra antidegrado, con 9 agenti in divisa e in borghese, fa interventi programmati almeno una volta a settimana, dopo aver raccolto le segnalazioni di pattuglie e cittadini, come nel caso del sequestro di fiori abusivi chiestoci dai fiorai. Ma, specie in zona Ospedale, abbiamo sequestrato anche tantissimi calzini”.