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Le nuove sanzioni dell’Unione europea alla Russia dopo il massacro di Bucha
neXtQuotidiano 05/04/2022
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annuncia il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia, che va a colpire il settore dell’energia
Davanti alle immagini che arrivano dalle città dell’Ucraina occupate e poi abbandonate dall’esercito russo, l’Ue vara un altro pacchetto di sanzioni contro Mosca, toccando l’energia, un ambito che finora – fa notare AdnKronos – era stato risparmiato dalle misure economiche mirate a fiaccare lo sforzo bellico del Cremlino. Il quinto set di misure che la Commissione propone agli Stati membri, dice la presidente Ursula von der Leyen, vieta importazioni di carbone dalla Russia per un importo di 4 miliardi di euro l’anno. Una misura che, sottolinea Bruxelles, “taglierà un’altra importante fonte di ricavi per la Russia”.
Le nuove sanzioni dell’Unione europea alla Russia dopo il massacro di Bucha
Ma oltre al carbone, la Commissione lavora per vietare anche l’importazione di petrolio russo nell’Ue. Il gas non viene – per ora – nominato, ma il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha parlato di un “calendario” relativo alle sanzioni sull’energia sul quale dovrebbero accordarsi gli Stati membri. Lo stesso ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner, ha detto che “al momento” non è possibile tagliare le forniture di gas dalla Russia. Al momento, non per sempre. Ed è un dato da registrare visto che la Germania è il Paese Ue più dipendente dal gas russo, più dell’Italia.
Il blocco alle banche e alle navi russe
Il pacchetto delle misure proposte dalla Commissione verrà esaminato dai rappresentanti permanenti nel Coreper di domani a Bruxelles. Previsto inoltre un bando all’export dall’Ue alla Russia che include, ha spiegato von der Leyen, “computer quantici e semiconduttori avanzati”, ma anche “macchinari sensibili” ed “equipaggiamenti per i trasporti”. Così, ha aggiunto, “continueremo a degradare la base tecnologica ed industriale della Russia”. In arrivo anche “specifici” divieti di importazione, del valore di 5,5 miliardi di euro, per “tagliare il flusso di denaro che finisce alla Russia e ai suoi oligarchi”. Ci sarà inoltre il “completo divieto di transazioni su 4 banche russe chiave”, tra cui Vtb, che pesano per il 23% del settore del credito in Russia. Viene prospettato poi di proibire alle navi russe o gestite da russi di accedere ai porti dell’Ue, con alcune eccezioni come “prodotti alimentari ed agricoli, aiuti umanitari ed energia”.
La risposta di Putin alle nuove sanzioni dell’Unione europea
In risposta, il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto di “prestare attenzione” alle esportazioni di cibo verso i Paesi “ostili”. Lo hanno riferito i media russi, secondo cui Putin, citando “la carenza di cibo a livello globale”, ha evocato possibili tagli all’export di forniture alimentari.