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“Grazie Fedez, ci hai fatto riassaporare di nuovo il profumo della libertà in Rai” | VIDEO

Enzo Boldi 03/05/2021

Michele Santoro ha parlato di quanto accaduto prima, durante e dopo il concerto del Primo Maggio a Non è L’Arena

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Quanto accaduto nel tardo pomeriggio di sabato 1° maggio (e le polemiche che si sono susseguite nelle successive 24 ore) ha segnato, inevitabilmente, il dibattito politico e sociale nel nostro Paese. Il contestato testo del discorso di Fedez dal palco del Concertone (rimodulato per via delle restrizioni sanitarie) ha provocato tantissime reazioni, anche tra i decani della televisione e del giornalismo italiano. E dalla parte del rapper di Rozzano si è schierato anche una persona che ha fatto parte degli anni d’oro della televisione pubblica, con Michele Santoro ringrazia Fedez per quanto accaduto.

Santoro ringrazia Fedez dopo quanto accaduto prima, durante e dopo il concerto del Primo Maggio

Ma lo ha fatto in modo critico. Non contro il cantante, ma contro chi si è apprestato a ringraziarlo senza considerare come la situazione che ha provocato il caos sia figlia di una situazione che va avanti da tempo.

“In molti, oggi, si sono precipitati a dire ‘Grazie a Fedez’”. E, infatti, lo dobbiamo ringraziare. Grazie a Fedez perché ci ha fatto assaporare, di nuovo, un profumo che era stato cancellato dalla Rai. Quello della libertà”.

Insomma, Michele Santoro ringrazia Fedez per quel che ha fatto. Nel prima, nel durante e nel dopo. Ma l’attenzione del decano dei giornalisti non si ferma al mero evento mediatico, ma anche alle reazioni. E, in particolar modo, si concentra su chi si è spinto in plausi nei confronti del rapper.

“Ma quando io sento dire ‘Grazie a Fedez’ da Conte e da Letta, noi dobbiamo aver il coraggio di dire: ‘Chi l’ha cancellato questo profumo di libertà dalla Rai?’. Lo hanno cancellato i loro partiti. Lo ha cancellato anche Salvini, non c’è dubbio. E anche la Meloni”.

Poi, come sottolineato anche da Fedez, Santoro ha parlato anche di come la televisione pubblica abbia affrontato la pandemia.

(foto: da Non è L’Arena, La7)

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