Il ministro Sangiuliano vuole alla presidenza del MAXXI Alessandro Giuli, fedelissimo di Meloni

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-23

Ad Alessandro Giuli potrebbe toccare la presidenza della Fondazione MAXXI, istituzione che gestisce l’omonimo museo di Roma

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Un altro giornalista, dopo la nomina di Gennaro Sangiuliano alla Cultura, ricoprirà un ruolo di punta all’interno del Ministero. Si tratta di Alessandro Giuli, classe 1975, la cui nomina a capo della Fondazione MAXXI è ormai data per certa. Vicino alle posizioni di Giorgia Meloni, Giuli, che è stato condirettore de Il Foglio e che oggi è giornalista di Libero, è pronto a succedere a Giovanna Melandri, che guidava la Fondazione ormai da dieci anni e che vedrà il proprio mandato scadere il prossimo 31 gennaio. La notizia è stata riportata da TPI, che la avrebbe appresa da “fonti autorevoli”.

Da parte sua, Melandri non ha rilasciato dichiarazioni in questo senso, ma ha fatto chiaramente intendere di essere sul punto di lasciare il proprio ruolo per il MAXXI: “Non abbiamo ancora nessuna comunicazione ufficiale e formale. Non è ancora arrivato alcun decreto, lo stiamo aspettando ad horas. Finché non c’è un atto formale io non parlo. Ma domani, giovedì, organizzeremo una conferenza stampa in cui illustreremo, con spirito di servizio nei confronti delle istituzioni, il piccolo gioiello culturale internazionale che consegneremo alla nuova governance”.

Alessandro Giuli, il vicinissimo a Giorgia Meloni che potrebbe diventare presidente del MAXXI

Alessandro Giuli, proprio come il ministro Sangiuliano, è un fedelissimo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Basti pensare che la Premier lo aveva inserito tra i papabili candidati per il ruolo di suo portavoce. Ma, adesso, a Giuli potrebbe toccare un posto ancor più di rilievo, quello della presidenza della Fondazione MAXXI, istituzione che gestisce l’omonimo museo di Roma nata per volontà del Ministero della Cultura. Un ruolo cruciale specie adesso che il museo è sul punto di realizzare il progetto del Grande MAXXI, ovvero l’allargamento della struttura, sempre che il Governo decida di portarne avanti lo sviluppo.

Nel corso della sua carriera, Giuli ha scritto pure diversi libri, come Il passo delle oche. L’identità irrisolta dei postfascisti edito da Eiunaudi, Sovranismo per esordienti. Individui e potere tra identità e integrazione e E venne la Magna Madre: i riti, il culto e l’azione di Cibele Romana, che tratta delle tradizioni arcaiche dell’antica Roma. Ha inoltre condotto, seppur per un breve periodo, un programma su Raidue (la stessa emittente per la quale Sangiuliano dirigeva il telegiornale), Seconda Linea, chiuso dopo due puntate perché gli ascolti erano sotto la soglia del 2% di share.

Al momento, Giuli è stato molto prudente nell’esprimersi sulla sua possibile nomina a presidente della fondazione MAXXI: in un’intervista a Otto e Mezzo da Lilli Gruber, interrogato in merito, il giornalista non ha risposto alla domanda. Da parte sua, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha espresso il proprio parere sulla nuova presidenza durante il Gala Dinner di fund raising del museo, esprimendo apprezzamento per la gestione Melandri e sottolineando come le nuove figure al vertice dovranno “lavorare in continuità con quanto fatto sino a oggi”.

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