San Raffaele alla Pisana, la ricerca del paziente uno del focolaio di Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-08

L’indagine epidemiologica e quella amministrativa sono alla ricerca del caso indice,  ovvero la persona da cui è divampato questo nuovo cluster romano che ha fatto rialzare l’indice dei contagi nella Capitale

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È caccia al Paziente Uno della clinica San Raffaele alla Pisana. Mentre  dai 31 casi registrati fino a sabato ieri si è arrivati a quota 37, con 6 positivi in più dopo che l’Azienda sanitaria locale (la Asl Roma 3) su mandato della Regione Lazio ha eseguito 700 tamponi tra i degenti e il personale sanitario, l’indagine epidemiologica e quella amministrativa sono alla ricerca del caso indice,  ovvero la persona da cui è divampato questo nuovo cluster romano che ha fatto rialzare l’indice dei contagi nella Capitale.

San Raffaele alla Pisana, la ricerca del paziente uno del Coronavirus

Secondo la Regione Lazio e il commissario straordinario della Asl Roma 3 Giuseppe Quintavalle «è probabile che il caso indice del focolaio al San Raffaele sia riferibile ad alcuni operatori della struttura»; la clinica ieri ha replicato che «dai dati in possesso della struttura e messi a disposizione della Asl sembra emergere una origine derivata dall’invio di pazienti già positivi da parte di alcuni presidi ospedalieri», sollevando gli operatori sanitari della struttura da qualsiasi responsabilità. «L’Irccs San Raffaele di Roma – prosegue la clinica degli Angelucci in una nota – smentisce in particolare che siano stati i propri operatori la causa della diffusione del virus all’interno della struttura in quanto è ancora in corso l’indagine epidemiologica alla quale la direzione sanitaria sta prestando la massima collaborazione», precisando infine che, come da protocollo interno, sono state applicate fin dall’inizio della pandemia tutte le dovute attenzioni alla gestione dei pazienti.

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Coronavirus: i numeri del Lazio (Il Messaggero, 8 giugno 2020)

Il Messaggero scrive oggi che contando i casi registrati al San Raffaele su circa 300 degenti,20 sono risultati positivi al tampone. Tra loro c’è anche un uomo deceduto e affetto da gravi patologie.

Ci sono poi 2 positività riscontrate tra i parenti di alcuni degenti insieme poi ai 15 operatori sanitari risultati positivi al Sars-Cov-2. Quest’ultimi sono stati posti in isolamento mentre i pazienti sono stati trasferiti in ospedali Covid e allo Spallanzani. Di loro 14 sono stati ricoverati al centro Colombus del policlinico Agostino Gemelli e uno si trova in Terapia intensiva. Da oggi partirà l’indagine sierologica con test rapidi su quelle persone che sono state dimesse dalla struttura a partire dal 18 maggio con l’obiettivo di scongiurare o eventualmente accertare altre trasmissioni. Alla fine si arriverà a processare più di 2mila analisi ma intanto la Regione sta acquisendo dal San Raffaele le informazioni sull’impiego del personale e altre documentazioni.

Intanto il San Raffaele Pisana è stato isolato attraverso il cordone sanitario disposto dalla Regione Lazio, con l’ausilio dell’esercito. Mentre la Asl Roma 3 ha disposto un affiancamento della direzione sanitaria «per consentire un miglior supporto per il contenimento del focolaio, la gestione dei casi e il loro tracciamento».L’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato,rassicura: «Al momento il focolaio è circoscritto e l’ipotesi maggiormente accreditata circa il caso indice è riferita ad alcuni operatori, siamo però in attesa delle conclusioni dell’audit. La gestione del focolaio è stata tempestiva e al momento è sotto controllo, ma non dobbiamo abbassare la guardia».

Leggi anche: I nuovi focolai in Italia e il caso del San Raffaele alla Pisana

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