Attualità
San Germano Vercellese: la sindaca che rifiuta di pagare la sepoltura di un richiedente asilo
neXtQuotidiano 31/01/2019
La sindaca ha trovato nella posta anche la richiesta da parte dell’Asl di Vercelli di sostenere i costi per il funerale di povertà. Ha detto no, spiegando che la competenza era di Bergamo. Ieri la fine della storia
San Germano Vercellese e la sua sindaca leghista Michela Rosetta sono arrivati agli onori (si fa per dire) delle cronache già qualche anno fa quando il comune aveva approvato una delibera che prevedeva una multa di 5mila euro per chiunque affittasse casa ad immigrati senza informarla. Nei giorni scorsi del paese si è tornati a parlare per un giovane nigeriano, Ifeanyi Amaefula, cristiano, sbarcato a Lampedusa nel 2011, che aveva ottenuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari dalla questura di Bergamo e stava aspettando il rinnovo.
San Germano Vercellese: la sindaca che rifiuta di pagare la sepoltura di un richiedente asilo
L’uomo è morto lo scorso ottobre lanciandosi dal treno Chivasso-Novara forse perché impaurito dall’arrivo della PoLFer nel territorio di San Germano Vercellese che però, a detta della sindaca, salviniana di ferro, mai è stato coinvolto dalle autorità giudiziaria e non si è occupato del recupero della salma. Il 13 dicembre il comune del vercellese si è visto recapitare una fattura da 540 euro da parte dell’agenzia di pompe funebri “La quiete”. Poi la sindaca ha trovato nella posta anche la richiesta da parte dell’Asl di Vercelli di sostenere i costi per il funerale di povertà.
La prima cittadina ha rigettato la fattura e approvato una delibera di giunta per tutelare il suo comune “che non può farsi carico di spese che non le competono”, invitando Bergamo a pagare perché l’uomo era residente lì. A quel punto in molti, tra cui il docente di informatica del Politecnico Alfonso Fuggetta si sono proposti per pagare il conto del funerale e della sepoltura.
Ma nel frattempo il Comune di Bergamo, dove il ragazzo ha avuto l’ultima residenza, ha annunciato che si farà carico delle spese. Anche il Patronato San Vincenzo di Bergamo, di cui era stato ospite, metterà a disposizione la propria struttura per dare una degna sepoltura al ragazzo. Dando così di fatto ragione alla sindaca.