Opinioni
Samantha Cristoforetti e il complotto delle missioni spaziali
Giovanni Drogo 23/04/2015
Chi sarà mai il misterioso esperto di balle spaziali che ci rivela che Samantha Cristoforetti in realtà non è in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale? Probabilmente è un acuto e attento osservatore dei cieli, una persona alla quale non sfugge nulla delle attività dei troll e dei debunker pakati con i nostri […]
Chi sarà mai il misterioso esperto di balle spaziali che ci rivela che Samantha Cristoforetti in realtà non è in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale? Probabilmente è un acuto e attento osservatore dei cieli, una persona alla quale non sfugge nulla delle attività dei troll e dei debunker pakati con i nostri soldi. Questa volta l’attenzione di questo misterioso scienziato si è spinta ben oltre i cieli infestati dalle scie chimiche e grazie alla sua super-vista è riuscita ad indagare i misteri della ISS.
YAWN. Davvero l’uomo non è mai stato nello spazio? Certo, non lo sapevate? È tutto un set televisivo, in realtà tutti gli astronauti della ISS nemmeno sono veri astronauti, sono attori reclutati alla bisogna dai soliti agenti del NWO. Ma per quale motivo? Perché le immagini che arrivano da “lassù” ci mostrano una realtà che non piace agli scrutatori del cielo: non ci sono le scie chimiche. Le finte missioni spaziali hanno un solo scopo: nascondere la verità ai normali cittadini. Che se ci pensate è perfettamente in linea con la logica complottista che prima denuncia l’esistenza di un complotto globale che vede coinvolte (tra controllori di volo, piloti, addetti e tecnici) qualche decina di migliaia di persone. Poi non contenti ne aggiungono altre, sostanzialmente tutti coloro che lavorano per NASA ed ESA. Uno sforzo colossale per occultare l’esistenza di una cosa che è sufficiente alzare gli occhi al cielo per scoprire. E non solo, analizzando i pixel, i filmati e gli spazi tra le dichiarazioni (che chiaramente sono una comunicazione occulta in codice morse) è davvero facilissimo scoprire le prove di questa incredibile e multimilionaria cospirazione globale.
Ed ecco che la Cristoforetti non è un Capitano dell’Aeronautica Militare, nessuno ne ha mai sentito parlare. Per quanto riguarda i “fan” su Facebook di AstroSamantha anche loro non sono veri, al 99% sono unità fake, sentenzia l’esperto misterioso.
La cosa più divertente è la spiegazione della truffa: nel video di saluti tra Samantha Cristoforetti e l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non c’è nessun ritardo nelle comunicazioni. Ma come, la Cristoforetti è nello spazio, le comunicazioni devono per forza essere in ritardo!1 E invece no. Perché la ISS non orbita nello spazio profondo ma ad una quota relativamente “bassa”: 400km. Come spiega questo articolo di Wired, ma come è possibile dedurre con le conoscenze di fisica elementari, se al momento del collegamento la Cristoforetti si fosse trovare nella posizione più favorevole rispetto all’Italia (ovvero durante un passaggio sopra il nostro Paese) la distanza sarebbe stata compatibile con una quasi totale assenza di delay, o almeno di un ritardo percepibile. Ma il collegamento dura quattro minuti, in quel periodo di tempo la ISS non sarebbe più stata “vicina” all’Italia. Certo ma non sarebbe nemmeno stata così distante, in 240 secondi la ISS (che viaggia alla velocità di settemila metri al secondo) si sarebbe spostata di “soli” 1.800 km dal punto iniziale del collegamento audio video. Possiamo addirittura supporre che l’inizio del collegamento sia iniziato qualche minuto prima che la ISS avesse raggiunto la posizione più favorevole e quindi all’incirca verso i due minuti la Cristoforetti si trovasse nel punto più vicino al centro comunicazioni a terra per poi allontanarsi nuovamente. E se la ISS invece fosse stata dall’altra parte della Terra rispetto all’Italia? In quel caso il centro comunicazioni avrebbe dovuto usare un satellite, posizionato in un’orbita più esterna a quella della ISS, che avrebbe fatto da relay. Ma a quanto pare all’ora del collegamento di Napolitano con l’astronauta italian la Stazione Spaziale Internazionale stava passando “quasi” sopra le nostre teste.
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