Salvini: via i soldi dalle banche italiane per dare un segnale

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-06-30

Di fumo?

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Matteo Salvini inneggia al bank run per «dare un segnale» (che il disastro è anche tra noi?). Il leader della Lega e di Noi Con Salvini ha detto ieri alla Zanzara che «per dare un segnale all’Europa, io ritirerei i soldi dalle banche italiane». L’uscita viene oggi commentata da Francesco Verderami sul Corriere della Sera, dove si spiega che in mattinata l’atteggiamento del leader leghista, visti anche i sondaggi che lo incoronavano alla pari con Renzi nella fiducia,

In un colpo il leader leghista sembrava differenziarsi a Roma da Forza Italia (che con Brunetta si era schierata a fianco di Tsipras), e a Bruxelles dalla Le Pen (che aveva inneggiato al referendum greco). Era come se, in una prospettiva di governo, si preparasse a competere con Renzi per il primato sull’elettorato di centro, pur partendo da una posizione opposta. Perché, sia chiaro, Salvini resta convinto che l’Italia debba uscire dall’euro, ma già in campagna elettorale per le Regionali aveva smesso di parlarne, un po’per «non spaventare» gli imprenditori del Nord, un po’ perché ritiene che «comunque la storia della moneta unica sia ormai ai titoli di coda».
Poi però in serata, alla Zanzara su Radio24, ha sferrato un colpo pesantissimo e allarmante, dicendo che «per dare un segnale all’Europa, ritirerei i soldi dalle banche italiane. Fossi ad Atene voterei no: potrebbe essere l’inizio di una nuova era». Il referendum greco è una lama affilata. E senza manico.

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