Politica
Come Salvini rischia l’incandidabilità per i suoi processi per la legge Severino
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-31
Sì, l’ex ministro dovrà affrontare due processi ma prevedere i tempi è difficile e la procedura per la decadenza può scattare solo in caso di condanna definitiva
Liana Milella su Repubblica scrive oggi che Matteo Salvini rischia l’incandidabilità per i suoi processi a causa della legge Severino. Avvertendo che sì, l’ex ministro dovrà affrontare due processi ma prevedere i tempi è difficile e la procedura per la decadenza può scattare solo in caso di condanna definitiva:
Ma stiamo ai processi e alle previsioni della Severino. Nonché all’unico precedente politicamente significativo. Quello dell’ex premier Silvio Berlusconi che decadde dalla carica di senatore dopo quattro mesi dalla condanna. Era il primo agosto quando la Cassazione pronunciò il verdetto (oggi contestato) sul caso Mediaset. Era il 27 novembre quando l’aula del Senato votò la decadenza. Nel lasso di tempo intercorso Berlusconi cercò di resistere con ogni mezzo, politico e giuridico. Sostenne che una legge votata dopo la commissione del reato non poteva essere applicata perché violava il principio del favor rei. Di rimando la Giunta per le autorizzazioni replicò che, nel caso specifico, in discussione c’era una condizione di eleggibilità, e quindi di permanenza nell’istituzione, che era venuta meno con la condanna
Ma cosa può succedere con Salvini? Il quale dovrà affrontare ben due processi, il primo a Catania per la nave Gregoretti, il secondo a Palermo per Open Arms. Il primo ha ottenuto ha ottenuto il via libera dal Senato il 12 febbraio. A Salvini viene contestato il sequestro di persona per i 131 migranti, minori compresi, della nave bloccata tra Catania e Augusta a luglio 2018. Il primo appuntamento processuale, dopo i rinvii dovuti al Covid, davanti al Gup, il giudice per l’udienza preliminare, ci sarà solo il 3 ottobre. Tutto da fare il calendario per Open Arms.
Fino a che punto è possibile prevedere i tempi? Di fatto è irrealistico ipotizzare un calendario nella scansione tra udienza preliminare e successivi tre gradi di giudizio. L’unico fatto certo è che, nel caso di un parlamentare, la procedura della decadenza può scattare solo in presenza di una condanna definitiva. I processi di Berlusconi furono scanditi dai suoi legittimi impedimenti, che l’ex premier tentò di codificare anche con una legge ad personam. Salvini, anche ieri al Senato, ha ribadito che non sfuggirà al processo. Ma per certo proprio quei processi finiranno per influenzare le possibili scadenze elettorali. In vista di possibili condanne, il capo della Lega avrà tutto l’interesse ad andare al voto il prima possibile per anticipare le decisioni dei giudici.
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