Salvini minaccia il M5S sulla TAV

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-05

Il ministro dell’Interno minaccia la caduta del governo non per il risultato del voto sulla TAV, che il M5S perderà, ma per la presentazione stessa della mozione.

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“Noi siamo qui per fare le cose. Se qualcuno, nonostante gli italiani e i piemontesi abbiano votato, va in Parlamento a voler bloccare la Tav, lo sviluppo futuro e la crescita, si prende una responsabilità”. Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, parlando con la stampa questa mattina a margine della visita alla fiera di San Fermo a Nerviano, in provincia di Milano. Minacciando quindi la caduta del governo non per il risultato del voto sulla TAV, che il M5S perderà, ma per la presentazione stessa della mozione.

Salvini minaccia il M5S sulla TAV

“Io stasera sono al Senato per votare il Decreto sicurezza bis – prosegue Salvini – e ne sono felice. Però nel 2019, dopo che c’è stato il voto regionale in Piemonte, il voto delle europee e dopo che gli italiani si sono espressi chiaramente sul fatto di voler fare le cose, le opere, strade e autostrade, porti, aeroporti e ferrovie, se qualcuno ancora questa settimana viene in Parlamento a dire ‘no, blocchiamo, torniamo indietro’ evidentemente è un problema”. L’esatto contrario di quanto sostiene il M5S. “È un momento delicato per il governo, ma non rischia di cadere sul decreto sicurezza”, ha assicurato Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato, in una intervista alla Stampa. “Le conseguenze politiche della spaccatura sulla Tav, invece – spiega Patuanelli -, si vedranno solo dopo il voto. Ora è importante che si abbassino i toni”.

giuseppe conte salvini di maio

Alla domanda su che cosa abbia pensato vedendo Salvini parlare dalla spiaggia di Milano Marittima, tra minacce di crisi e attacchi alla stampa, Patuanelli risponde dicendo che ci si dovrebbe tutti dare ‘una regolata’. “Ho l’impressione che troppo spesso ci sia una rincorsa ad andare fuori dalle righe per rincorrere un po’ di consenso facile – afferma-, ma così rischiamo di stravolgere la grammatica istituzionale. Dovremmo ricordarci che siamo in qualche modo dei riferimenti per il Paese. E non vorrei che questi diventassero i riferimenti dei miei figli”. E sul decreto sicurezza: che ci possa essere qualcuno che non voterà la fiducia è possibile. “A quanto mi dicono – spiega – il problema non è sull’ immigrazione, ma sulla parte che riguarda le manifestazioni di piazza, dove c’è un approccio un po’ troppo rigido rispetto ai disordini che si possono verificare. La maggioranza però c’è”.

E i grillini terrorizzati…

La mozione dei 5 Stelle sulla Tav “impegna il parlamento e non il Governo”, che per questo “non cadrà”. Lo afferma il ministro dei Trasporti Danio Toninelli a margine dell’inaugurazione dell’ampliamento della stazione di Milano Rogoredo. ” Il Parlamento – ha spiegato – è il luogo in cui è stato approvato quell’accordo e il Parlamento deciderà”.

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