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Salvini continua a dire che una legge contro l’omofobia non serve

neXtQuotidiano 03/04/2021

Salvini in un’intervista al Corriere continua a scagliarsi contro il Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia. E lo fa con le solite fake news

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Matteo Salvini in un’intervista al Corriere della Sera dice che una legge contro l’omotransfobia non è necessaria. Nonostante i continui episodi violenti di matrice omofoba, nonostante l’esigenza di una larga fetta di società, la cui voce in questi giorni è stata rappresentata da tanti personaggi noti. Ma soprattutto il leader della Lega continua a dire che il ddL Zan è liberticida. Ma si sbaglia.

Salvini continua a dire che una legge contro l’omofobia non serve

Ecco le parole di Salvini al Corriere:

La accusano anche di boicottare l’approvazione della legge Zan contro l’omofobia. Hanno torto?
«Guardi, la nostra posizione è chiarissima: ognuno è libero di fare l’amore con chi vuole, amare chi vuole e vivere con chi vuole. E chi discrimina o aggredisce e picchia per strada qualcuno, che sia etero, che sia omo o sia trans, è un delinquente. Punto. Che va punito come la legge già prevede. Non serve una nuova legge, soprattutto in un momento in cui ci dovremmo occupare dell’epidemia e della ripartenza».

E allora perché non approvare la legge in fretta e poi dedicarsi ad altro?
«Politici e cantanti possono dire quel che vogliono: non mi convinceranno. Semmai, lavoro per rendere più veloci e meno costose le adozioni le migliaia di coppie che attendono».

Il leader della Lega poi dice che è contrario al DdL Zan perchè si rischierebbe il processo anche solo dicendo di essere contrari all’utero in affitto o alle adozioni gay. Le cose stanno diversamente, come spiega Datajournalism: “Oltre a tali disposizioni è importante sottolineare la presenza di una clausola di salvaguardia dell’art.21 della Costituzione italiana, che istituisce e protegge il diritto di espressione, pensiero ed opinione. Infatti, tale clausola risponde a tutti coloro che accusano la legge Zan di introdurre il reato di opinione e di essere quindi anticostituzionale, in quanto garantisce e tutela il pluralismo delle idee e la libera scelta, purché non costituiscano un incitamento e un pericolo concreto a commettere atti di violenza e di discriminazione”.

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Intanto a spendersi perché la legge contro l’omofobia venga presto approvata, dopo i personaggi dello spettacolo finalmente arrivano anche i politici: “Penso che sia assolutamente assurdo prendere tempo, anche solo pensare di prendere tempo, su una legge che contrasti l’omotransfobia”, ha spiegato la sindaca di Torino Chiara Appendino rispondendo su Facebook a proposito del blocco del ddl Zan in Senato “Ritengo assolutamente irragionevole che si chieda di aspettare anzi faccio un appello affinché possa proseguire l’iter di approvazione di questa norma”, ha aggiunto. Il sindaco di Milano Beppe Sala invece ha lanciato un appello in un video su Facebook: “Sembra incredibile ma sono 25 anni che la comunità Lgbt e il Paese aspettano una legge contro l’omotransfobia. Ora però ci siamo: la legge Zan è in approvazione, manca solo l’ok del Senato. Io invito tutti i parlamentari a velocizzare i lavori, perché ci sono momenti in cui bisogna stringere. Va fatto per questa legge perché il tempo è scaduto”

 

Il filmato è stato pubblicato sulla pagina dei Sentinelli di Milano, che avevano chiesto al sindaco di prendere posizione.

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