Salvini si cala le braghe anche sul green pass per gli statali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-06

Prima la Lega vota no al Green Pass in commissione. Poi Salvini dice che ha un senso per chi è a contatto con il pubblico. Guarda caso dopo che Draghi ha parlato chiaro

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Salvini dopo il voto in commissione contro il green pass a Cernobbio fa l’ennesima giravolta e spiega che per la pubblica amministrazione e per chi ha contatti con il pubblico può avere un senso. Guarda caso dopo che Draghi non aveva ammesso tentennamenti in conferenza stampa.

Salvini si cala le braghe anche sul green pass per gli statali

Il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di qualche giorno fa era stato chiarissimo: la cabina di regia chiesta da Salvini ci sarà. Ma per allargare l’obbligo di green pass anche ad altre categorie. Come gli statali appunto. E la previsione di Draghi sta per diventare realtà. Come spiega il Corriere l’incontro di Draghi con i capi delegazione dei partiti per parlare di green pass si svolgerà entro giovedì e sarà allargato al Cts. A seguire, come di consueto, ci sarà il confronto con le Regioni e poi il Consiglio dei ministri per il via libera al decreto. E le dichiarazioni di Salvini sembrano andare nella direzione di chi non vuole ripetere lo scontro avvenuto in commissione: il green pass esteso agli statali? “Per coloro che hanno contatti col pubblico può essere un ragionamento, ma proporlo per fare gli esami universitari a distanza mi sembra veramente il teatro dell’assurdo”, ha spiegato il segretario della Lega Matteo Salvini ospite a Cernobbio, che poi ha provato a dire “vediamo la proposta”, come se potesse dire di no. Del resto , spiegano Sarzanini e Guerzoni sul certificato verde, nonostante la Lega sia contraria, potrebbe essere posta la fiducia. E sarebbe meglio non arrivare a quel punto.

Diverso è il discorso sull’obbligo vaccinale. Salvini si dice contrario. Ma le parole del ministro della Salute Speranza, in un colloquio con il Corriere della Sera, fanno capire che la partita non è ancora iniziata: “Il virus esiste ancora, è’ forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato. Sto dicendo che i vaccini salvano la vita delle persone – spiega – In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure. “Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo”.

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