Salvini vuole finire col botto: l’incredibile divieto d’ingresso all’italiana Mare Jonio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-28

Vi ricordate che il ministro dell’Interno si rifiutava di far entrare Open Arms perché era spagnola e doveva andare in Spagna? Ebbene, c’è una nave italiana con 22 bambini a bordo nel Mediterraneo e Salvini le nega l’ingresso

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Per il governo Conte (quello che ha Salvini ministro dell’Interno, Trenta alla Difesa e Toninelli alle Infrastrutture e ai Trasporti) oggi è l’ultimo giorno incaricato perché a breve lo stesso Conte verrà incaricato di formare un nuovo governo. E siccome l’ultimo giorno di scuola si fanno i gavettoni, oggi è il momento dell’avanspettacolo.

Salvini vuole finire col botto: l’incredibile divieto d’ingresso all’italiana Mare Jonio

Ieri infatti Trenta e Toninelli hanno infatti firmato il divieto d’ingresso alla nave Eleonore come gli aveva detto di fare Salvini, dimostrando così che le fregnacce sull’umanità (in particolare della ministra sulla Difesa) erano, appunto, fregnacce. Oggi però è successo qualcosa di diverso: la Mare Jonio, nave italiana dell’ONG italiana Mediterranea Saving Humans, ha chiesto un porto sicuro dopo il salvataggio di cento persone tra cui 22 bambini che erano a bordo di un gommone al largo della Libia. Si ricordi che Salvini e l’accozzaglia sovranara dicevano un mese fa che una nave di una ONG con bandiera spagnola doveva andarsene in Spagna. E qui è arrivata la sorpresa.

mare jonio salvini mediterranea toninelli Mrcc roma - 3

Al momento del salvataggio i migranti si trovavano in acque internazionali a circa 70 miglia a Nord di Misurata, all’interno di quella che molti – anche il Procuratore Patronaggio – definiscono l’inesistente area SAR libica. Inizialmente il MRCC di Roma aveva detto di rivolgersi alle autorità libiche ma Mediterranea si è rifiutata perché il coordinamento libico avrebbe comportato il ritorno dei migranti in un paese che non è sicuro perché infuria la guerra civile.

mare jonio salvini mediterranea toninelli Mrcc roma -2

 

MRCC Roma Guardia Costiera, che dipende dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Toninelli, ha assunto il coordinamento del caso e chiesto ‘a competenti Autorita’ Italiane’ l’assegnazione di un porto sicuro alla Mare Jonio. Ovvero ha chiesto il porto al Viminale. Come ha fatto notare Mediterranea in un tweet la presa in carico del coordinamento dei soccorsi è un fatto già di per sé eccezionale: l’ultima volta che il Centro della Guardia Costiera di Roma lo aveva fatto era l’8 giugno 2018. Il fatto che l’MRCC abbia assunto il coordinamento non è un problema meramente burocratico: significa che l’Italia si è assunta la responsabilità dei soccorsi e soprattutto di indicare il place of safety.

mare jonio salvini mediterranea toninelli Mrcc roma -1

In pratica l’Italia è ora obbligata a gestire i soccorsi e lo sbarco dei migranti e non può più rimpallarsi la vicenda con il fantomatico centro di coordinamento libico e nemmeno con Malta. Per tutta risposta, il Viminale guidato dal tizio che fino all’altroieri strillava che la nave spagnola doveva andare in Spagna, ha firmato un divieto d’ingresso per la nave Jonio, così dimostrando che quelle sulle Spagna, ripetute a pappagallo da un nutrito gruppo di poveri scemi negli status su Facebook per tutta la durata della crisi di Open Arms, erano appunto soltanto fregnacce di propaganda. Ora resta da vedere se la ministra della Difesa Elisabetta Trenta – che ieri ha firmato il divieto di ingresso per la Eleonore e poi ha pubblicato una foto dove visitava una bambina in ospedale – avrà uno dei suoi proverbiali sussulti d’umanità oppure se controfirmerà il divieto del Viminale.

EDIT: Il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli ha controfirmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Mare Jonio, della ong Mediterranea. Lo fanno sapere fonti del Ministero

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