Salvini la butta in caciara sul caso Morisi: “Un leghista omosessuale è reato?”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-30

Il leader della Lega torna a parlare del suo ex capo della comunicazione, ma è lui a spostare l’argomento sull’aspetto della sessualità

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“Leggo su qualche giornale che Luca Morisi è anche accusato di essere omosessuale”. Esordisce così Matteo Salvini nel suo intervento in collegamento a Mattino5. Il leader della Lega torna a parlare del caso giudiziario che sta riguardando l’ex guru della sua comunicazione, spostando l’attenzione su un fatto che non ha la minima valenza nell’ambito dell’indagine. Infatti, la vicenda del presunto “festino” nella sua abitazione di Belfiore (in provincia di Verona) fa solo da sfondo per la contestualizzazione delle accuse – presunta cessione di sostanze stupefacenti – e non è mai stato il fulcro della vicenda.

Salvini dice che i giornali accusano Morisi di essere omosessuale

“Non sapevo che l’omosessualità di un leghista fosse reato, anzi pensavo di vivere in un Paese libero dove uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale senza finire sul giornale”, ha proseguito il segretario del Carroccio. Alla fine, dunque, è lui stesso a parlare – in forma vittimistica – dell’etichetta di “omosessuale” del suo ex capo della comunicazione. Ma questo non basta. In un altro passaggio della sua intervista, Salvini parla anche di altro riuscendo nell’impresa fare di tutta l’erba un fascio.

“Finché campo, da papà, combatterò lo spaccio di droga sempre e ovunque, gli spacciatori di droga sono venditori di morte e vanno messi in galera, i consumatori fanno del male a loro stessi e vanno aiutati a smetterla di farsi del male. Chi propone di vendere e coltivare la droga in casa è un folle, la droga è morte, non ci sono droghe buone”. Il riferimento è al referendum per la Cannabis legale (che nulla ha a che vedere con il caso specifico). E qui arriva l’ennesima contraddizione.

Cosa diceva in passato sulle droghe leggere

Perché il leader della Lega, di fatto, sconfessa se stesso. Nel 1998, quando si professava “Comunista Padano” parlò alla rivista “Il Sole della Alpi” dei suoi obiettivi politici e sociali (molto di sinistra): “Noi ci rapportiamo alle tematiche classiche della sinistra, dalla forte presenza statale alla liberalizzazione delle droghe leggere”. Questo il manifesto degli ideali del giovane Salvini. E la sua posizione sull’argomento venne ribadita (con parole più moderate, ma dallo stesso effetto, nel 2014 durante un suo intervento in diretta a Coffee Break, su La7.

Insomma, nel 1998 voleva la liberalizzazione delle droghe leggere. Nel 2014 disse che se ne poteva parlare perché lui non mette limiti al confronto. Oggi dice che lotterà fino alla fine contro chi ne propone la legalizzazione. Come si cambia per un pugno di voti.

(foto e video: da Mattino5)

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