Salvini definisce il “caso Durigon” un “venticello”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-30

Il leader della Lega, intervistato da Radio Capital, ha risposto brevemente alle domande sul video diffuso da Fanpage

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Venticello non è solo il nome del personaggio interpretato dal compianto Bombolo (al secolo Franco Lechner) nella serie di film con Tomas Milian. Da oggi, infatti, diventa anche il modo in cui Matteo Salvini ha provato a sgonfiare il caso Durigon. Il leader della Lega è corso in difesa del “suo” sottosegretario all’Economia, “suo” coordinatore per la Regione Lazio e “suo” commissario per la Lega a Roma. Una difesa d’ufficio, nonostante le immagini realizzate da Fanpage che mostrano il volto del deputato del Carroccio mentre dice al suo interlocutore che il generale della finanza che indaga sul caso dei 49 milioni di euro “è stato messo lì” dalla Lega.

Caso Durigon, Salvini parla di “venticello”

“Il video su Durigon arriva da una persona che ha avuto problemi con la giustizia. Parliamo di vita vera, con il sottosegretario ho contatti giornalieri su cose serie come le cartelle esattoriali. In questa vicenda non c’è neanche un indagato, di cosa parliamo?”, ha detto Matteo Salvini a Radio Capital. Il leader della Lega ha sminuito la “bufera” definendola un “venticello”. Sta di fatto che la linea difensiva del leader del Carroccio ha messo in evidenza un altro aspetto: Durigon ha mentito al suo interlocutore. Ma perchè? Questa, infatti, è la posizione ufficiale del segretario della Lega. Il conduttore, infatti, pone una domanda molto precisa a Salvini: “Sul generale della Gdf dice una cosa falsa oppure…?”. E l’ex ministro ha risposto: “Mi sembra chiara la prima, parliamo di vita vera”.

Insomma, la Lega ha deciso di far passare per una bugia (forse per eccesso di “spacconeria”) quelle parole del suo deputato. Anzi, il sottosegretario alle Politiche Agricole e senatore leghista Gian Marco Centinaio – intervenuto alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora – ha detto testualmente: “Forse avrà voluto fare lo sborone, ogni tanto capita a tutti di dire delle cose fuori dalle righe”. Restano poco chiari i motivi che hanno portato Durigon ha parlare in quel modo del generale della Guardia di Finanza che indaga sul caso dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali spariti nel nulla.

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