Salvini torna a speculare sui migranti mentre 5 persone muoiono al largo della Calabria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-24

La campagna elettorale di Matteo Salvini ruota per ora intorno ai migranti, soprattutto sui social. Ieri Sono state trovate 5 persone morte al largo della Calabria

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I migranti come tema fondante della campagna elettorale di Matteo Salvini: con lo scioglimento delle Camere e la successiva corsa al consenso che poterà i partiti all’esame delle urne il 25 settembre, la Lega torna a spingere su un cavallo di battaglia, gli sbarchi. Tra i primissimi tweet di Salvini dopo l’ufficialità delle elezioni anticipate c’era un riferimento ai migranti, oggi il segretario della Lega è tornato a parlare della situazione a Lampedusa: “411 clandestini sbarcati in poche ore, Lampedusa in emergenza. Il 25 settembre gli italiani potranno finalmente scegliere di cambiare: tornano sicurezza, coraggio e controllo dei confini”.

Salvini torna a speculare sui migranti mentre 5 persone muoiono al largo della Calabria

Parole che arrivano a poche ore dalla drammatica scoperta fatta ieri a circa 124 miglia dalla Calabria. Un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti è stato soccorso da una nave mercantile, da tre motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. Come fa sapere la guardia costiera, a bordo del peschereccio, sono stati trovati anche cinque corpi senza vita. Sono state 674 in totale le persone tratte in salvo, alcune recuperate direttamente dall’acqua, dalle motovedette CP323, 332 e 309, dalla Pv3 della Guardia di Finanza e dalla nave mercantile Nordic, fatta dirigere anche essa in area per l’emergenza, che poi le ha trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area del soccorso.

Sono intervenuti inoltre un velivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l’evento. I migranti salvati sono stati trasferiti nella mattina di oggi nei porti calabresi e siciliani. Le operazioni di soccorso sono avvenute in area di responsabilità Sar italiana, sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana.

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