Salvini fa propaganda anche su Astrazeneca 

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-16

Salvini invece di spiegare le motivazioni della sospensione temporanea del vaccino Astrazeneca, e di far ragionare chi lo legge, prima attacca l’Europa. Poi come sempre svicola sulla produzione di vaccini in Italia. Che sarebbero gli stessi che arrivano dall’Europa. E su Sputnik poi…

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La decisione da parte di AIFA di sospendere temporaneamente il vaccino Astrazeneca in Italia, a poche ore dalla rassicurazione sulla sua sicurezza, ha sicuramente generato confusione e sconcerto in larga parte degli italiani: un corto circuito nella comunicazione che sarà possibile recuperare solo dando messaggi chiari e spiegando con trasparenza cosa sta succedendo: non è un caso che ad esempio il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini abbia spiegato che “questi giorni ci servono per avere ulteriori dati e convincere tutti della sicurezza del vaccino”. Eppure Salvini non ha perso l’occasione per rinfocolare le polemiche: un atteggiamento che non invita alla calma e non ricorda i fatti ma piuttosto rischia di aumentare il panico. Ecco cosa ha detto.

Salvini fa propaganda anche su Astrazeneca

“AstraZeneca, altro fallimento dell’Europa. Non solo non arrivano i vaccini promessi, ma vengono sospesi quelli autorizzati. Ma che fanno a Bruxelles? L’Ema deve aspettare fino a giovedì? Fa bene il governo italiano a correre per una produzione propria nazionale, e a contattare altri Paesi per forniture e produzione: si corra per verificare l’affidabilità del vaccino Sputnik, si chieda aiuto a India e Israele. Nella speranza che sulla pelle dei cittadini, italiani ed europei, non si stia giocando una guerra commerciale ed economica”. Salvini parla di fallimento dell’Europa e auspica una produzione nazionale di vaccini. Però non dice neanche per sbaglio una parola per spiegare cosa è successo e rassicurare, o quanto meno far ragionare, chi lo legge. Non spiega neanche che i vaccini eventualmente prodotti in Italia sono gli stessi che l’Europa, che sta accusando, ha acquistato, e che non c’è un “vaccino italiano”. Non si capisce dunque cosa cambierebbe in termini di sicurezza. Inoltre c’è da notare un cambio di passo per quanto riguarda il vaccino russo Sputnik.

Vaccino Sputnik
foto IPP/imagostock
mosca 22-12-2020
emergenza coronavirus – covid 19
nella foto una dose del vaccino russo gam-covid-vac soprannominato Sputnik V
WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET

 

Ricordate che fino a pochi giorni fa il leader della Lega diceva che gli italiani vicini a San Marino avrebbero potuto essere vaccinati con Sputnik? Non solo non era vero ma poi si è anche capito che anche producendolo in Italia fino all’approvazione di EMA non potrebbe essere somministrato sul territorio nazionale. E ora il “Capitano” fa un passetto indietro: “si corra per verificare l’affidabilità del vaccino Sputnik” dice:  ma se fino a poco tempo fa spiegava che accettare “la collaborazione di San Marino per ottenere dosi di vaccino (anche dalla Russia) per mettere in sicurezza un’intera zona d’Italia, migliaia di persone che lavorano nella Repubblica o ci vivono vicino” sarebbe stato un bellissimo segnale, allora voleva che quelle migliaia di persone fossero immunizzate con un vaccino che lui stesso spiega sia ancora da verificare?

 

Lotti Astrazeneca vietati
Foto IPP/Fabio Cimaglia
Roma 23/02/2021
piano vaccinale anti coronavirus covid 19 per il personale militare
Nella foto: la preparazione di una dose di vaccino Astrazeneca

Insomma è tutto un altro stile rispetto a quello del ministro della Salute Speranza che oggi  rispondendo alle domande del direttore del ‘Corriere della Sera’, Luciano Fontana, durante l’online Talk Sanità organizzato da Rcs Academy, sul tema ‘Strategie per la riforma del sistema e vincere la pandemia’ ha detto in maniera molto chiara che i vaccini servono. E che bisogna avere fiducia: “Ora tutti i governi dei Paesi europei che si sono mossi in maniera unitaria nella giornata di ieri” sospendendo la vaccinazione anti-Covid con AstraZeneca in maniera precauzionale “attendono il giudizio ulteriore” dell’Agenzia europea del farmaco Ema “per la giornata di giovedì su questi nuovi dati emersi in maniera particolare dalla Germania, ma anche in altri Paesi. Rispetto a questo pronunciamento, noi siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione che ci consentano nel minor tempo possibile di ripristinare a ritmo pieno la vaccinazione. Ma ribadisco che per noi i vaccini restano la chiave per vincere questa pandemia – torna a puntualizzare il ministro – La decisione assunta ieri dai principali Paesi europei è di natura esclusivamente precauzionale. E riguarda solo uno dei vaccini a disposizione”

 

 

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