Salta il blocco dei licenziamenti (ma non per tutti)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-29

La proroga del blocco ai licenziamenti fino al 31 ottobre rimane solo per la filiera del tessile, calzaturiero e moda. Dal primo luglio quindi sarà possibile licenziare nelle imprese manifatturiere e dell’edilizia

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La proroga del blocco ai licenziamenti fino al 31 ottobre rimane solo per la filiera del tessile, calzaturiero e moda. Dal primo luglio quindi sarà possibile licenziare nelle imprese manifatturiere e dell’edilizia

Salta il blocco dei licenziamenti (ma non per tutti)

Si sblocca al fotofinish il nodo sulla proroga o meno dello stop dei licenziamenti in scadenza mercoledì prossimo: la Cabina di regia riunita dal premier Mario Draghi infatti ha sciolto la questione optando per uno sblocco selettivo. Salta il divieto di licenziamento dunque per l’industria manifatturiera ed edilizia, resta invece per i settori tessile, calzaturiero e moda che contestualmente potranno fruire della cig gratuita per 17 settimane. Sostanzialmente dunque fino al 31 ottobre prossimo. Parallelamente è prevista la possibilità di erogare ulteriori 13 settimane di cassa integrazione straordinaria a tutte le imprese appartenenti ai tavoli di crisi industriali attualmente aperti e non, che abbiano esaurito gli ammortizzatori. Una eventualità che potrà essere richiesta entro il 31 dicembre e che vedrà l’impegno da parte delle aziende che volessero accedere al beneficio a rispettare lo stop ai licenziamenti per tutto il tempo di utilizzo degli ammortizzatori. Il pacchetto sarà sottoposto già domani al confronto con Cgil, Cisl e Uil. A convocarlo il premier Mario Draghi che si interfaccerà con i leader sindacali.

La soluzione individuata riedita di fatto la mediazione Orlando, la proposta che il ministro del Lavoro aveva sottoposto al governo nelle scorse settimane a favore di un intervento di sblocco ‘chirurgico’. “La discussione è andata nella direzione giusta: aumentare gli strumenti di protezione e rendere meno traumatico il superamento del blocco dei licenziamenti, offrendo strumenti alle imprese e ai lavoratori per gestire le crisi”, spiega soddisfatto il ministro lasciando palazzo Chigi al termine della cabina di Regia. “È importante anche che le misure saranno sottoposte al confronto con le parti sociali”, dice ancora. E domani infatti la parola passerà a Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri che proprio sabato erano scesi in piazza per reclamare uno stop generalizzato dei licenziamenti fino al 31 ottobre prossimo. Ma la soluzione individuata salvaguarderebbe le situazioni di crisi più estreme, a cominciare dai 320 licenziamenti in arrivo al sito Whirlpool di Napoli per cui si avrebbe così più tempo per individuare una soluzione alternativa. Si vedrà dunque quale sarà la reazione di Cgil, Cisl e Uil .

Soddisfatto anche il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. “Oggi abbiamo deciso, dentro un ragionamento di dialogo sociale, di porre fine al blocco dei licenziamenti pur con una serie di eccezioni rispetto ai settori in crisi. Anche questo è un elemento su cui c’è stata tanta discussione ma che denota la nostra volontà di tornare al mercato, a far funzionare il mercato, difendendo i settori più in crisi ma di far tornare il Paese alla fisiologia”, ha spiegato. Assieme allo sblocco selettivo dei licenziamenti il governo ha anche deciso la possibilità di concedere 6 mesi di cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività per il settore aereo.

FOTO IPP/MASSIMO RANA

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