La risposta di Saka dopo la gogna razzista: “Sono stato male, nessuno dovrebbe ricevere insulti”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-16

L’esterno inglese è stato duramente attaccato nei giorni successivi alla finale, al centro degli insulti il colore della sua pelle. Il ragazzo, appena 19enne, è tornato a parlare attraverso un post su Instagram “nessun bambino o adulto deve ricevere gli odiosi e offensivi messaggi che abbiamo ricevuto in questa settimana”

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E’ passata quasi una settimana da Wembley: in Italia la festa si è lievemente placata, in Inghilterra le polemiche continuano a crescere. Il calcio ha lasciato spazio alla società. Lo sport ha lasciato spazio al razzismo. Subito dopo la finale dei campionati europei, i tifosi inglesi avevano offeso i tre rigoristi autori dell’errore dagli undici metri. Tutti e tre di colore, in una nazionale che da sempre può contare su giocatori che affondano le loro origini nella storia coloniale britannica. La discussione era arrivata fino ai piani alti della politica, al punto che nel day after anche il premier Boris Johnson era intervenuto in difesa dei calciatori: “Chi li offende dovrebbe vergognarsi – aveva detto BoJo -. Siamo fieri della squadra”

Il rigore decisivo lo aveva fallito Bukayo Saka, centrocampista nigeriano classe 2001 tesserato dell’Arsenal. Un 19enne che, dopo presunti rifiuti di giocatori più esperti, si è presentato dal dischetto contro il quasi coetaneo Donnarumma. Il resto è storia.

La risposta di Saka dopo la gogna razzista: “Sono stato male, nessuno dovrebbe ricevere insulti”

In un post affidato ad Instgram, l’esterno è tornato sulla notte da incubo di domenica.

“Sono stato lontano dai social per qualche giorno, per passare del tempo con la mia famiglia e riflettere sulle ultime settimane. Questo messaggio non renderà giustizia a quanto sono grato per tutto l’amore ricevuto e sento l’esigenza di ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato. È stato un onore far parte di questa nazionale inglese: i miei compagni saranno fratelli per sempre e sono grato per tutto quello che ho imparato da ciascun giocatore e ciascun membro dello staff che ha lavorato così tanto”, scrive Saka. Alla sua prima competizione internazionale con la prima squadra dei tre leoni.

 

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“Mi dispiace che non siamo riusciti a “portare a casa il trofeo” quest’anno, ma prometto che daremo tutto ciò che abbiamo per assicurarci che questa generazione sappia cosa si provi a vincere. La mia reazione dopo la partita ha detto tutto: sono stato tanto male. Ho pensato di avere deluso voi e tutta la mia famiglia inglese, ma posso promettervi che non permetterò che questo momento, o questa negatività che ho ricevuto questa settimana, mi spezzi”. La tempesta che si è abbattuta su un ragazzo di 19 anni ha quasi dell’incredibile. In un panorama in cui i pochi sono sempre più rumorosi dei tantissimi, è sembrato assurdo che un ragazzo così forte e autore di un ottimo europeo potesse ricevere delle aggressioni verbali di stampo razzista. Violenza verbale a cui dedica la chiusura del suo post, perchè è giusto parlarne ma sempre dopo tutto quello che c’è stato di bello.
“Per le piattaforme social come Instagram, Twitter e Facebook: nessun bambino o adulto deve ricevere gli odiosi e offensivi messaggi che io, Marcus (Rashford, ndr) e Jadon (Sancho, ndr) abbiamo ricevuto in questa settimana. Sapevo sin da subito che avrei ricevuto questo tipo di odio ed è brutto sapere che le nostre potenti piattaforme non stiano facendo abbastanza per fermare questi messaggi. Non c’è posto per razzismo o odio di nessun tipo nel calcio e in nessuno spazio della società. Alla maggioranza delle persone che si sono opposte a certi messaggi, attraverso azioni e riferendo i commenti alla polizia, e a coloro che cacciano via l’odio essendo gentili con il prossimo dico che vinceremo. L’amore vince sempre”.

 

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