Fatti
Come in Russia si sta censurando la protesta di Marina Ovsyannikova
neXtQuotidiano 15/03/2022
I media “autorizzati” hanno scelto due strade: non raccontare quel che è accaduto, oppure pixellare la scritta sul cartellone in cui si diceva “no alla guerra”
Chi ancora si chiede se l’informazione in Russia sia realmente veicolata dal Cremlino, oggi trova una facile ed evidente risposta: sì, il governo russo gestisce (anche tramite apposite leggi di recente approvazione) cosa si può e – soprattutto – cosa non si può dire sui media. Perché gli organi di “informazione” di Mosca e dintorni hanno deciso di censurare quanto accaduto ieri durante la diretta del telegiornale su Channel One. Alcuni hanno “scelto” di non parlare del gesto della redattrice, altri – invece – hanno mostrato solo parzialmente (non mostrando, di fatto, nulla) la protesta di Marina Ovsyannikova. Il video originale è questo.
This is fantastic. A brave woman interrupted Russian state TV’s live broadcast with a sign that says: “Stop the war. Don’t believe propaganda. They’re lying to you here.” It was signed: “Russians against war.”pic.twitter.com/673cO668nM
— Julia Davis (@JuliaDavisNews) March 14, 2022
Marina Ovsyannikova, i media russi censurano il suo cartello
Ma come viene raccontato in Russia? Detto che non tutti hanno affrontato questa protesta, ecco che altri media hanno deciso di raccontare così la notizia.
В эфире программы «Время» за спиной ведущей Екатерины Андреевой появилась девушка с плакатом, содержание которого нам запрещают передать Роскомнадзор и Уголовный кодекс.
По неподтвержденной информации, это редактор Марина Овсянникова.
В настоящий момент она задержана. pic.twitter.com/TdpkscVpuS
— Новая Газета (@novaya_gazeta) March 14, 2022
Il cartellone è, di fatto, oscurato e non se ne legge il contenuto. Ma questo non è l’unico caso di censura.
This is how Russian news outlets in compliance with domestic censorship laws are reporting Marina Ovsyannikova’s anti-war protest today. pic.twitter.com/g79BQoJCYB
— Kevin Rothrock (@KevinRothrock) March 14, 2022
Immagine, dunque, non visibile nella sua interezza. E quel messaggio sul cartellone che non può essere mostrato. Il motivo è semplice: la nuova legge sulla “disinformazione” in Russia prevede la censura (che può travalicare i confini dell’arresto e della pena detentiva, come accaduto a Marina Ovsyannikova) per tutti coloro i quali utilizzano la parola “guerra” parlando della situazione in Ucraina e per chi dice no alla guerra. Inoltre, come spiegato dalla testata Fontanka.ru, quella diretta è sparita dal sito del primo canale della televisione russa.