RT delle regioni italiane: Lombardia a 0,91

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-06

In testa con zero contagi resta la Basilicata mentre in coda c’è la Lombardia con un Rt a 0,91 contro lo 0,75 della settimana precedente, mentre la Campania, che la settimana scorsa era ancora in fase di monitoraggio, ora riporta un indice allo 0,58

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Sono tutte con l’indice Rt sotto l’1 le regioni italiane monitorate dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Il periodo di riferimento riguarda i casi con data prelievo/diagnosi settimana del 25-31 maggio confrontati con la settimana del 18-25 maggio. In testa con zero contagi resta la Basilicata mentre in coda c’è la Lombardia con un Rt a 0,91 contro lo 0,75 della settimana precedente, mentre la Campania, che la settimana scorsa era ancora in fase di monitoraggio, ora riporta un indice allo 0,58.

RT delle regioni italiane: Lombardia a 0,91

In testa con zero contagi resta la Basilicata mentre in coda c’è la Lombardia con un Rt a 0,91 contro lo 0,75 della settimana precedente, mentre la Campania, che la settimana scorsa era ancora in fase di monitoraggio, ora riporta un indice allo 0,58. Ecco le Regioni italiane ed il relativo indice di contagio: SETTIMANA 18-24/05 SETTIMANA 25-31/05
Abruzzo, 0,67 0,76
Basilicata 0 0
Calabria 0,13 0,37
Campania in fase di definizione 0,58
Emilia Romagna 0,55 0,58
Friuli Venezia Giulia 0,9 0,76
Lazio 0,74 0,75
Liguria 0,58 0,48
Lombardia 0,75 0,91
Marche 0,55 0,86
Molise 2,2 0,59
Provincia Autonoma di Bolzano 0,57 0,86
Provincia autonoma di Trento 0,88 0,86
Piemonte 0,5 0,58
Puglia 0,62 0,78
Sardegna 0,51 0,14
Sicilia 0,75 0,55
Toscana 0,59 0,72
Umbria 0,94 0,65
Valle d’Aosta 0,8 0,47
Veneto 0,65 0,61.

La stima dell’indice di trasmissibilità (Rt) per data inizio sintomi nel periodo dal 12 al 25 maggio, calcolato al 3 giugno, si legge nel monitoraggio “mostra valori medi al di sotto di 1 in tutte le Regioni. Per quanto riguarda la stima dell’Rt, si sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo possono verificarsi temporanee oscillazioni con Rt>1 a causa di piccoli focolai locali, senza che questo rappresenti necessariamente un elemento preoccupante”. Si sottolinea inoltre che, per i tempi tra esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero durante la prima fase di riapertura, tra il 4 e il 18 maggio 2020. “La situazione in Italia continua a migliorare, diminuisce il numero di nuovi casi e dappertutto l’Rt è al di sotto di 1. Naturalmente restano alcune differenze a livello regionale ma la capacità di risposta è globalmente migliorata”, dice in un messaggio video il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in merito ai nuovi dati dell’ultimo monitoraggio su Covid-19. Rezza sottolinea quindi che “ci sono alcuni focolai presenti, che sono però piuttosto piccoli e ci dicono però che bisogna mantenere alta la guardia e le misure di distanziamento sociale”.

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