Rousseau non consegna i dati degli iscritti al Movimento: “Si assumeranno le responsabilità”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-18

“È inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo, accampando pretestuose e incomprensibili motivazioni, anche di natura economica”

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Oggi scadeva il termine. I cinque giorni di tempo che il Movimento 5 Stelle aveva concesso all’associazione Rousseau per consegnare a loro i dati degli iscritti (che peraltro son calati enormemente), son scaduti oggi. Però è stato un nulla di fatto, perché i legali dei 5 stelle si son recati negli uffici di Rousseau, ma son stati rispediti indietro a mani vuote. A denunciare quanto successo è stato lo stesso Movimento, che è di fatto in una situazione di stallo. Hanno scritto su Facebook:

Oggi è successo un fatto gravissimo. Il Movimento 5 Stelle la scorsa settimana ha ordinato, in conformità alla legge, all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati, di restituire al M5S i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione. Oggi, decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma, i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. Purtroppo, l’Associazione Rousseau, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo.

Ma a cosa servono i dati degli iscritti?

La domanda che in molti si stanno ponendo è: a cosa servono i dati degli iscritti? Si sa che il Movimento fonda gran parte della sua storia sulla democrazia diretta. E cioè la partecipazione di tutti gli iscritti alle decisioni politiche. E, se non si va avanti, l’M5s rimane fermo, in stallo. Scrivono, minacciando (di nuovo) azioni legali:

In tale modo l’Associazione Rousseau cerca di ostacolare e di rinviare, come già da tempo, la possibilità per gli iscritti del movimento di esercitare i propri diritti associativi e di esprimersi sul nuovo progetto politico. Non comprendiamo come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette.È inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo, accampando pretestuose e incomprensibili motivazioni, anche di natura economica. I dati degli iscritti, nei prossimi giorni, torneranno nella disponibilità del Movimento 5 Stelle, questo è certo! I dati degli iscritti sono essenziali per consentire l’esercizio della partecipazione e della democrazia diretta, che oggi è impedito da questo grave ostruzionismo. Chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative per il danno che sta causando al Movimento 5 Stelle.

Che cosa succederà ora?

Già nelle prossime ore il M5S potrebbe chiedere la procedura d’urgenza al Tribunale per farsi consegnare i dati degli iscritti: una soluzione che a questo punto per i vertici grillini appare come l’unica via d’uscita. Nel frattempo, a Cagliari, i legali del Movimento hanno presentato un’istanza al Tribunale per chiedere la revoca dell’avvocato Silvio Demurtas come curatore speciale e quindi pieno riconoscimento del reggente Vito Crimi quale rappresentante legale dei pentastellati. Il legale sardo però va avanti per la sua strada: “Ieri – comunica all’Adnkronos – ho presentato al Tribunale di Cagliari un’istanza nella quale chiedo, in quanto curatore speciale investito della rappresentanza legale, che vengano consegnati a me gli elenchi degli iscritti M5S. O, in alternativa, che venga ordinato a chi detiene quegli elenchi di indire le elezioni per il Comitato direttivo”.

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